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Attualità
19.11.2025 - 09:01
La Giunta comunale ha approvato, nella seduta di venerdì scorso, una proposta di delibera che avvia un intervento pilota di edilizia residenziale convenzionata su due aree di proprietà comunale. Il provvedimento arriverà in Consiglio comunale per l’approvazione già nella seduta del 26 novembre.
L’iniziativa punta a rispondere alle difficoltà di accesso al mercato abitativo da parte delle famiglie che, pur non rientrando nei requisiti per l’assegnazione di un alloggio sociale, non riescono a sostenere i costi del libero mercato. Particolare attenzione è rivolta alle giovani coppie, come previsto anche dal Piano nazionale di edilizia abitativa. L’obiettivo è offrire loro la possibilità di acquistare un’abitazione a costi calmierati o di accedere a un contratto di locazione con canone concordato. Potranno partecipare coppie sposate, unite civilmente o conviventi, con entrambi i membri di età non superiore ai 40 anni.
Il progetto prevede la cessione gratuita a un soggetto privato di due lotti edificabili, già acquisiti dal Comune tramite precedenti Piani Urbanistici Attuativi e destinati all’edilizia residenziale pubblica. Le aree individuate si trovano in via Retrone (888 mq, 1.332 mc, valore 166.500 euro) e in via Ragazzi del ’99 (644 mq, 966 mc, valore 120.750 euro). Considerato il carattere sperimentale dell’intervento, i due lotti saranno trattati come un unico progetto: l’operatore incaricato della realizzazione sarà scelto tramite procedura a evidenza pubblica, con la prospettiva di ricavare complessivamente 10-12 appartamenti.
Almeno il 60% della cubatura dovrà essere destinata alla locazione a canone concordato, preferibilmente concentrata su uno dei due lotti per semplificare la gestione. Gli alloggi in affitto dovranno rimanere tali per almeno 15 anni dall’agibilità dell’edificio.
Gli interventi saranno interamente a carico del privato, senza garanzie pubbliche. La cessione gratuita dei terreni consentirà di ridurre il prezzo massimo di vendita, che dovrà comunque essere inferiore ai valori del libero mercato e definito secondo i criteri della legge regionale 42/1999.
La delibera indica già i principali requisiti per l’assegnazione degli alloggi. Tra questi:
residenza o sede lavorativa nel Comune di Padova o nei Comuni limitrofi;
cittadinanza italiana, UE o di Paesi terzi secondo la normativa vigente;
età di entrambi i componenti della coppia pari o inferiore a 40 anni;
assenza di proprietà o diritti reali su altri alloggi adeguati in Veneto;
non aver beneficiato in passato di contributi pubblici per l’acquisto o la costruzione della prima casa;
non essere destinatari di procedure esecutive di rilascio per morosità;
ISEE compreso tra 15.000 e 60.000 euro, con una maggiorazione di 2.000 euro per ogni figlio.
Il progetto sarà sottoposto al Consiglio comunale come intervento sperimentale, con l’intenzione di valutarne l’efficacia e, in caso positivo, estenderlo anche ad altre aree di proprietà comunale. Se approvata, la delibera consentirà di pubblicare il bando per individuare l’operatore privato entro gennaio 2026.
“Abbiamo messo a punto un altro provvedimento che serve a comporre il puzzle, piuttosto complesso, per dare risposte rispetto al tema della casa. Partiamo con un piccolo progetto pilota che cerca di dare risposte in particolare alla fascia di persone giovani, in questo caso coppie al di sotto dei 40 anni, mettendo a disposizione due piccoli lotti che erano già nelle disponibilità del nostro Comune, già con una cubatura prevista, perché vengano costruiti degli appartamenti che potranno essere messi in vendita per il 40 % e in affitto a canone concordato per il 60%. - sottolinea l’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini - La delibera dà il via a questo progetto che partirà con la pubblicazione di un bando per scegliere la ditta costruttrice che voglia partecipare a questo percorso, che ci servirà a dare ancora una piccola risposta a quella fascia cosiddetta grigia, quindi di nuclei familiari che pur potendo pagare un affitto o un acquisto, perché hanno uno stipendio fisso, però in questo momento non trovano risposta nel libero mercato che è troppo oneroso, ma non sono neanche nella fascia cosiddetta più fragile, quindi al di sotto dei 15 mila euro di Isee, e quindi non rientrano nei nuclei che possono accedere all'edilizia residenziale pubblica.
Le due piccole aree sono in via Retrone e in via Ragazzi del 99, quindi siamo in zona Cavalcavia Camerini da una parte e in zona Mortise dall'altra, sono le prime due aree che abbiamo individuato, anche grazie ai Tavoli dell'abitare, ma il progetto pilota che ci permetterà di sperimentare questa nuova formula ci farà capire se possono poi essere individuate e messe a disposizione ulteriori aree in futuro”.
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