Il futuro delle Terme nella riabilitazione post Covid. Il sindaco di Montegrotto: “Penso che possa essere lungimirante per la nostra economia caratterizzarci come centro specializzato di riabilitazione per la sindrome long- Covid”
Riccardo Mortandello
Il futuro delle Terme nei prossimi anni? Curare i postumi del covid alle persone che uscite dalla malattia hanno conseguenze che vanno seguite per molto tempo con riabilitazione del respiro e muscolare. A sottolineare l'opportunità sanitaria, ma anche economica, è il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello che lancia l’idea agli operatori dell'area. Già oltre una ventina di alberghi sarebbero pronti e avrebbero le potenzialità per fasi strada in questo mercato. “L'avvenire delle terme nei prossimi anni non sarà solo sulla terapia tradizionale dei fanghi e delle inalazioni - dice il sindaco di Montegrotto - ma dovrà puntare molto sulla riabilitazione: non solo la riabilitazione post-operatoria, di cui già si discute da anni con la Regione del Veneto, ma anche sulla riabilitazione per quella nuova patologia che è la sindrome “long - Covid” che colpisce una parte delle persone che in questi mesi sono stati contagiati in maniera più o meno grave dal Covid – 19. Quello che non può essere una soluzione, invece, è pensare che il settore possa riprendersi solo con una forte detassazione. Per i nostri imprenditori si pone il problema di analizzare nuovi segmenti di mercato, cogliere le occasioni. Pensare che tutto possa riprendere come prima di febbraio 2020 è pura illusione”.
La pandemia come spartiacque
Questa pandemia per Mortandello segnerà uno spartiacque nella progettazione della società e degli stili di vita che saranno improntati a salute benessere e ambiente, recuperando la fase aggregativa, sparita con questa pandemia. Da qui l'invito a puntare su questa nuova opportunità. “Penso - sottolinea - che possa essere lungimirante per la nostra economia caratterizzarci come centro specializzato di riabilitazione per la sindrome long- Covid. Dal punto di vista burocratico, per i clienti basterebbe una semplice autorizzazione per le varie terapie inalatorie, senza che sia necessario procedere con nuove convenzioni o specifiche autorizzazioni regionali. Si tratta di iniziare a fare le inalazioni e in contemporanea riabilitare il resto del corpo nelle piscine”. Mortandello infine sottolinea le specificità che hanno le strutture dell'area dei Colli. “I presidi sanitari e alberghieri - spiega - presenti nelle Terme euganee hanno un vantaggio con il quale neppure possono competere le strutture di riabilitazione private che ci sono nelle città perché nei nostri alberghi è possibile fare un lavoro globale: sui polmoni, sui muscoli e sulle articolazioni. E assieme a questo lavoro la terapia può comprendere riposo, relax nei Colli e un’alimentazione sana ed equilibrata. L’emergenza Covid è stata un duro colpo per il nostro turismo, sta a noi trasformarla per il futuro in un’opportunità”. Alessandro Abbadir
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