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Piove di Sacco. Baby Gang e sicurezza urbana. La risposta delle istituzioni

Un episodio di aggressione diventa un punto di partenza per discutere di strategie per combattere il disagio sociale e promuovere la legalità tra i giovani

PIOVE DI SACCO piazzale serenissima

Un fatto di cronaca è diventato spunto per una profonda riflessione, civile e politica, sul tema del disagio sociale e della violenza giovanile. Alla vigilia dello scorso Natale un minorenne è stato aggredito, gettato a terra, riempito di pugni e calci per un borsello. Il tutto è accaduto un sabato sera, nella zona del centro storico compresa tra piazzale Serenissima e via Marcato. Proprio in questi giorni nove ragazzi, di cui 5 minorenni, tutti residenti nella Saccisica, a vario titolo, a seguito di una lunga indagine, sono stati sottoposti ad indagini per l’ipotesi di reato di rapina e lesioni personali in concorso.

«La presenza della videosorveglianza comunale che ha fornito prontamente il filmato è stata utilissimo supporto all'eccezionale attività investigativa dei carabinieri che ringrazio per l'elevata professionalità» ha dichiarato la sindaca Lucia Pizzo all’indomani degli sviluppi dell’indagine, «mi auguro che i procedimenti penali accertino le responsabilità il più velocemente possibile. Quello che emerge è l'aspetto dell'aggressività assolutamente ingiustificata nei confronti di una persona indifesa. Auspico che le famiglie coinvolte riescano ad affrontare anche con supporti specialistici un percorso di riabilitazione alle relazioni sane».

«Ancora una volta il sistema di videosorveglianza che continuiamo ad implementare,» ha aggiunto il vicesindaco Davide Gianella che ha la delega alla sicurezza «rappresenta un aiuto fondamentale. Da anni stiamo investendo molto sulla qualità urbana, riprendendo il tema della responsabilità individuale e familiare. Abbiamo messo in campo l’educazione di strada, il tavolo delle alleanze con parrocchie e scuole, spazi protetti e percorsi innovativi, ma non basta. Serve controllo del territorio, ma servono anche azioni coordinate fra scuole, istituzioni e Governo. La giovane età dei protagonisti coinvolti solleva anche un altro tema, quello del ruolo delle famiglie che è fondamentale per difendere la legalità. Sicurezza declinata non è solo quella declinata nel Diritto penale, quanto soprattutto come responsabilità civica condivisa

In questi mesi, al netto dell’episodio, le minoranze di centrodestra hanno invocato maggiori controlli in città. «È la conferma che non possiamo abbassare la guardia. L'eccessivo ottimismo e il minimizzare il pericolo delle baby gang come abbiamo sentito in alcune recenti interrogazioni,» ha commentato risoluto il capogruppo dell’opposizione Paolo Mazzetto, «non hanno risolto il problema. Lo hanno nascosto sotto il tappeto. È indispensabile che genitori e istituzioni agiscano preventivamente, ciascuno nei propri ambiti e sensibilizzando alla legalità i giovani per garantire una maggiore sicurezza. Le telecamere, sebbene utili, possono intervenire solo a fato compiuto.»

(Alessandro Cesarato)

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