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25.05.2025 - 04:31
Lo slow turism come chiave di sviluppo di una realtà che guarda al futuro riscoprendo e valorizzando tradizioni, prodotti locali e un patrimonio naturalistico unico. La gronda lagunare di Conche è patrimonio Unesco dal 1987 ma sino ad oggi sembra che ben pochi se ne siano accorti. La Provincia, con le nuove assegnazioni dello scorso anno – tramite bandi pubblici - del Casone delle Sacche e del Casone Millecampi, sta provando a rilanciare i propri beni per troppo tempo abbandonati a se stessi. Il sindaco Ettore Lazzaro e la sua amministrazione, in carica da un paio d’anni, sta facendo lo stesso con i Casoni della Fogolana, rientrati nella disponibilità del Comune dopo una gestione di una cooperativa dagli esiti controversi e sfortunati, penalizzata dal Covid certo, che tuttavia non ha portato ad alcun sviluppo per il territorio. Dopo una impegnativa ristrutturazione, possibile grazie ai fondi della legge per la laguna, i quattro casoni della Fogolana nel 2024, dopo almeno un paio anni di immobilismo e trascuratezza, sono stati riaperti dal Comune con il prezioso aiuto della locale Pro loco. Costruiti a partire dal 2010, quando è stato rispolverato un accordo di programma del 2005 tra Comune, Regione e Magistrato alle Acque, questi “moderni” casoni, con un’architettura che richiama la tradizione valliva, dovevano diventare strutture ricettive per i visitatori e di studio per i ricercatori. Nel progetto iniziale era prevista anche un'area umida d'acqua dolce per la fitodepurazione, in corrispondenza di alcune aree agricole di scarsa produttività. Un intervento su dodici ettari con la creazione di una zona umida con caratteristiche paesaggistiche del tutto simili a quelle originarie, presenti prima delle opere di bonifica. Adesso che i casoni sono stati riaperti e l’area circostante resa dignitosa, il Comune non vuole più perdere tempo e intraprendere definitivamente la strada della valorizzazione del proprio territorio. Nel pacchetto ci sarebbe anche la vicina spiaggia della Boschettona, ma qui la strada da fare è ancora lunga. In ogni caso, per i casoni il Comune anche per quest’anno, in attesa di completare i lavori che prevedono la costruzione di un locale tecnico e di un impianto fotovoltaico, si è affidato alla Pro loco e ai suoi volontari.
“Stiamo avviando un importante progetto che guarda al futuro” dichiara il sindaco “con un’idea forte di identità, qualità e sostenibilità. Abbiamo gettato le basi per i prossimi anni, aprirci al mondo attraverso valori autentici. Stiamo lavorando su questo, avviando relazioni importanti con i Comuni limitrofi, la Provincia, la Regione, l’Università di Venezia e i consorzi di bonifica. Parallelamente stiamo portando avanti il progetto della Ciclovia degli Orizzonti. E’ arrivato finalmente il momento di fare conoscere il nostro bel territorio”. Aggiunge l’assessore al turismo Alessandra Crocco: “Codevigo può offrire molto a turisti e viaggiatori che possono trovare percorsi nella natura, vivere momenti esperienziali e culturali”.
Alessandro Cesarato
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