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Politica
02.06.2025 - 15:34
Approvato in consiglio comunale il rendiconto di gestione per l’anno 2024. Il risultato di amministrazione supera i 12 milioni di euro, con una parte disponibile che si assesta sui 4,5 milioni, in crescita rispetto ai 3,2 milioni del bilancio precedente. Saldo positivo anche per il conto economico, che raggiunge i 3,5 milioni. Continua a scendere l’indebitamento, passato da 313 a 256 euro pro capite (nel 2013 era di 980 euro). «È un rendiconto importante» commenta la sindaca Lucia Pizzo, «in una fase in cui questo Comune, nella sua storia, si trova ad affrontare cantieri estremamente significativi. Ritengo siano servizi visibili, concreti, che testimoniano una visione chiara, comprensibile dai cittadini. È bene ricordare che abbiamo finanziato — e stiamo finanziando — con risorse proprie tutti gli aumenti legati ai cantieri del Pnrr, saldando le fatture alle ditte prima dei 30 giorni previsti, per una questione di correttezza.
Le criticità riguardano la cassa, perché gli stanziamenti statali tardano ad arrivare. Davanti a una progettualità così importante, che sta rigenerando la città, non possiamo permetterci di non avere a disposizione le risorse necessarie per coprire in via prudenziale le quote di competenza degli enti superiori. In generale, tutti gli investimenti previsti sono stati rispettati». Conti in ordine e bilancio sano, dunque, ma che non soddisfano le opposizioni, le quali hanno espresso voto contrario in consiglio. «Il rendiconto dovrebbe essere anche un’occasione di riflessione politica sull’efficacia della spesa pubblica e sulle priorità dell’amministrazione. Pur riconoscendo la correttezza formale del documento» dichiarano Silvia Doro e Antonio Zorzi della Lega, «rileviamo un risultato di amministrazione in crescita. Ci chiediamo: è davvero un motivo di vanto accumulare risorse senza dare risposte concrete ai bisogni della cittadinanza? Dove sono finiti i progetti per giovani, disabili e famiglie? Dove sono le risposte sull’abbattimento della tassazione e sulla sicurezza urbana? L’opposizione ha più volte chiesto interventi strutturali contro il degrado urbano e per la manutenzione di strade e illuminazione. Non possiamo accettare una gestione che, seppur formalmente corretta, non porta risultati tangibili.
Non vogliamo avallare un modello amministrativo che accumula risorse senza rispondere ai bisogni primari dei cittadini e senza ascoltare le proposte dell’opposizione. Le famiglie chiedono più servizi, le imprese maggiore supporto, il centro storico e le frazioni necessitano di illuminazione e manutenzione delle strade. I cittadini vogliono più sicurezza, tutela dell'ordine pubblico, valorizzazione dei beni culturali, investimenti nelle politiche per giovani, anziani e disabili». «Non c’è dubbio che ci troviamo davanti a un documento tecnicamente valido» aggiunge Filippo Favarin di Fratelli d’Italia, «che tuttavia evidenzia alcune contraddizioni. Ancora una volta le famiglie e le imprese di Piove di Sacco si troveranno a pagare di più, senza un corrispondente miglioramento nei servizi offerti. I cittadini hanno dimostrato grande senso di responsabilità: il tasso di riscossione è elevato, le entrate tributarie nel 2024 hanno superato le previsioni. Nonostante questo, la maggioranza continua a scaricare nuovi rincari su chi già affronta quotidiane difficoltà economiche. Servono strategie che riescano concretamente a contenere i costi, razionalizzare le spese e tutelare davvero chi produce valore nella nostra comunità. Soprattutto, emerge la difficoltà dell’amministrazione nel tradurre le risorse disponibili in benefici concreti per i cittadini. Le risorse economiche non mancano: i cittadini meritano di più di un semplice bilancio sano».
Alessandro Cesarato
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