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08.07.2025 - 03:24
L'asta si terrà dal 30 settembre al 10 ottobre
Bando di gara, mediante asta pubblica, per la vendita di un’area edificabile di proprietà del Comune, su terreno di 3.947 metri quadri in via Leonardo Da Vinci, in zona industriale a Vigorovea. Area destinata a polo sanitario. Un consiglio comunale ad hoc – su richiesta delle opposizioni che si sono rivolte Prefetto - è stato convocato il 25 giugno scorso. I consiglieri di minoranza Mariano Salmaso, Romano Boischio, Moreno Maniero e Paolino Bedon chiedono che nel bando di gara venga inserita una clausola vincolante per il potenziale e futuro acquirente che preveda, durante la progettazione dell’opera, «spazi adeguati destinati all’inserimento dei medici di Medicina generale, promuovendo la modalità della Medicina di gruppo integrata». In altre parole un polo che riunisca tutti i medici di base di Sant’Angelo, Vigorovea e Celeseo. Un bando «fumoso, che dice tutto e niente» secondo la minoranza «che potrebbe addirittura allontanare eventuali investitori ma che, se rivisto, potrebbe avere le potenzialità per essere attrattivo verso i medici di Brugine e Piovega». Un altro aspetto su cui si concentra l’opposizione è il prezzo a base d’asta del terreno (385 mila euro) e che, a detta loro, non terrebbe conto «delle potenzialità reddituali che una struttura sanitaria potrebbe ricavare da un’attività imprenditoriale sviluppata su quella cubatura». «La medicina di gruppo non sarà esclusa» replica il sindaco Guido Carlin «sarà una decisione che prenderà l’amministrazione e che sarà messa nell’atto di compravendita». «Rispettiamo» prosegue il primo cittadino «il contributo della minoranza, ma va detto che il bando già contiene indicazioni precise a tutela dell’interesse pubblico: si afferma chiaramente che ogni proposta progettuale dovrà essere coerente con le esigenze del territorio, tenendo conto del contesto socio-sanitario e ambientale locale. Non solo: si prevede espressamente che dovranno essere concordate con l’amministrazione comunale eventuali forme di precedenza per attività sanitarie locali a favore del territorio». «Questa formulazione» conclude «consente un confronto aperto e concreto anche con i medici di base, che – in quanto liberi professionisti – non possono essere vincolati da atti amministrativi rigidi, ma che possono essere coinvolti sin da subito in un percorso partecipato, nel rispetto della loro autonomia». La mozione della minoranza, come prevedibile, è stata respinta. Il bando, senza modifiche, scade il 14 luglio; il 16 l’esame delle offerte.
Martina Maniero
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