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DENTRO LA NOTIZIA. EMERGENZA NATALITÀ

Piove di Sacco. “Per contrastare la bassa natalità servono politiche anticicliche”

La sindaca di Piove di Sacco Lucia Pizzo indica una direzione contro il calo delle nascite

“Per contrastare la bassa natalità servono politiche anticicliche”

Il centro di Piove di acco

Per il 2025-26 le 5 scuole dell’infanzia pubbliche e le 3 tre scuole dell’infanzia paritaria, vedono il mantenimento degli iscritti

“La tendenza a scegliere di venire ad abitare a Piove di Sacco consente un incremento, anche per i prossimi anni, del numero degli abitanti anche a fronte di un saldo naturale negativo. Il tema del decremento della natalità riguarda in generale tutti i paesi occidentali; ma credo che il ruolo a cui la nostra amministrazione è chiamata sia il perseguimento di politiche anticicliche”. A dirlo è la sindaca di Piove di Sacco Lucia Pizzo che fa una analisi della situazione nel territorio che amministra. “La natalità - dice la sindaca - nonostante l'aumento degli abitanti, continua, come nel dato nazionale, a tenere un trend negativo che per i prossimi anni, da statistiche regionali, manterrà costante il calo”. Lo stimolo al cambio di tendenza dipende da molti fattori.

“Garantire validità e solidità della rete dei servizi di sostegno alla famiglia è, infatti - sottolinea Lucia Pizzo - assolutamente preminente nella nostra azione. Ed è l’analisi della domanda espressa ed inespressa che evidenzia la bontà delle scelte. Un’analisi superficiale potrebbe condurre ad incentivare una risposta pubblica solo alla fascia di età più anziana, che è anche la più numerosa. Certamente è necessario, ma, al contempo va analizzato il ritorno sulle scelte fatte ed in corso. Il nuovo asilo nido comunale, per esempio, pur passando da una capienza di 48 posti ad una capienza di 79 posti, non riesce a soddisfare le richieste pervenute, pur tenendo conto anche della presenza di un asilo nido privato e del Centro Infanzia della Fondazione Santa Capitanio”.

Anche le iscrizioni per l’anno scolastico 2025-26 alle cinque scuole dell’infanzia pubbliche e alle tre scuole dell’infanzia paritarie vedono il mantenimento del numero delle sezioni e del numero degli iscritti. “Questa è la dimostrazione - sottolinea la sindaca - che i genitori chiedono più servizi e che la loro mancanza è un deficit che produce denatalità e mancanza di attrattiva per le nuove famiglie che devono stabilire la loro residenza. A questo proposito sia la Fondazione Santa Capitanio che il nostro Comune attiveranno i poli per l’infanzia, con una programmazione pedagogica verticale tra centro infanzia/nido e scuola dell’infanzia, con un’attenzione anche a formazione dei docenti ed attività comuni tra scuole”.

In particolare il Polo Infanzia Sant’Anna vedrà per il Comune di Piove di Sacco la collaborazione tra il gestore dell’asilo nido comunale e il personale della scuola dell’infanzia Sant’Anna. L’andamento orario della scuola dell’obbligo evidenzia poi una scelta accentuata verso la settimana corta, con il sabato a casa, quindi non solo nella scuola primaria, ma anche per gli studenti della scuola media, con un aumento della richiesta di servizi post-scuola di accompagnamento del tempo pomeridiano. Alessandro Abbadir

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