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Attualità
05.10.2025 - 08:21
Ricordi intensi hanno unito Codevigo e Carlopoli, nel Catanzarese, per commemorare suor Elvira, al secolo Franceschina Pettinato, morta il 7 maggio del 1974 mentre tentava di salvare dodici bambini, dai due agli otto anni, intrappolati in uno scuolabus caduto nel canale Novissimo a Conche. Dieci piccoli persero la vita insieme alla religiosa, che non sapeva nuotare ma si gettò comunque in acqua per strapparne qualcuno alla morte. In quella tragedia, che segnò per sempre la comunità di Conche, sopravvissero soltanto due bambini tra cui Ettore Lazzaro, oggi sindaco.
È stato proprio lui, accolto dalla sindaca di Carlopoli Emanuela Talarico, a portare la sua testimonianza davanti agli studenti e alla comunità locale. «Ritornare su quei fatti oggi, da adulto e da sindaco, ha avuto per me un significato profondo» ha raccontato commosso Lazzaro. La commemorazione si è conclusa con la deposizione di una stele in via Franceschina Pettinato, dedicata alla giovane suora. Alla cerimonia erano presenti anche le nipoti della religiosa che hanno voluto condividere questo momento con la comunità e con il sindaco veneto. A suor Elvira nel 1977 fu attribuita la medaglia d’oro al valor civile per il sacrificio compiuto. «Voglio ringraziare di cuore Carlopoli» ha aggiunto Lazzaro «per l’accoglienza calorosa, la sensibilità e il rispetto con cui hanno reso possibile tutto questo. Un ringraziamento speciale va ad Angelina Pettinato, che dodici anni fa ha dato il via a questo percorso di memoria. Fu lei a cercarmi per prima, a volere con forza che questa storia venisse ricordata e condivisa. A lei va la mia più sincera gratitudine». Una commemorazione intensa, che ha riaperto una pagina dolorosa ma capace ancora di trasmettere valori di solidarietà, sacrificio e comunità. (a.c.)
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