Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Padova Sud - dentro la notizia

Risorse inadeguate e troppa burocrazia, nei Comuni è allarme anche per il personale

L’analisi del vice presidente della Provincia Daniele Canella sulle criticità di questa fase

Risorse inadeguate e troppa burocrazia, nei Comuni è allarme anche per il personale

Daniele Canella

“C’è una discrepanza tra la realtà operativa e le stringenti normative imposte dall’Unione Europea. Gli enti locali si trovano a rispondere di ritardi che non dipendono da loro, come i risvolti legali del codice degli appalti"

Il percorso del Pnrr verso il traguardo presenta non poche insidie e ostacoli che possono mettere in difficoltà le decine di Comuni impegnati nell’ultima fase della conclusione e rendicontazione dei progetti finanziati. Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova, analizza le criticità del sistema sugli enti locali.

“I problemi conclamati ormai sono sempre gli stessi, - ricorda Canella - a partire dalla difficoltà di gestione delle tempistiche. C’è una discrepanza tra la realtà operativa e le stringenti normative imposte dall’Unione Europea”.

Le amministrazioni, e in particolare i piccoli Comuni, si trovano schiacciati tra burocrazia, carenza di risorse e sovraccarico dei professionisti: “Penso solo alle difficoltà per ottenere pareri, superare vincoli, reperire risorse aggiuntive. Tutte le opere attese da anni si sono concentrate negli ultimi tre, generando un intasamento enorme per gli studi professionali. Architetti, ingegneri e tecnici impegnati in progettazione, direzione lavori, rendicontazione e collaudi sono stati saturati di impegni. Questo ha inevitabilmente generato ritardi che si sommano a quelli dovuti alla mancata programmazione nella pubblica amministrazione”.

Un altro nodo irrisolto riguarda la scarsità di personale negli enti: “Gli uffici tecnici sono vuoti perché non si è preparato un adeguato ricambio generazionale. Negli anni della spending review sono stati tagliati molti posti nelle amministrazioni locali e oggi ne paghiamo le conseguenze”. A complicare il quadro si aggiunge la normativa sugli appalti, che rallenta la sostituzione delle aziende quando queste abbandonano i cantieri: “Abbiamo vissuto direttamente casi in cui i lavori non andavano avanti. È una situazione paradossale, perché gli enti locali si trovano a dover rispondere di ritardi che non dipendono da loro”.

Dall’altro lato Canella sottolinea l’impegno negli enti locali: “Mi sento di dire che i tecnici, i dirigenti e i professionisti che operano negli enti sono stati quasi degli eroi. Se ci sono allungamenti delle scadenze, non dipendono dai nostri uffici né dalle scelte politiche locali, ma da fattori esterni che definirei ‘sistema Italia’, con regole e procedure non allineate a quelle europee. Spero ci sia una presa di coscienza per distinguere le responsabilità: se un ente appaltante o realizzatore sbaglia, è giusto intervenire. Ma laddove, come nella stragrande maggioranza dei casi, gli enti hanno fatto il loro dovere, servono risorse aggiuntive per completare i lavori”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione