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Europee
08.07.2024 - 12:04
Valeria Mantovan con la premier Giorgia Meloni
Il primo ringraziamento, anzi i primi 1.575, sono andati alla sua Porto Viro che con il 54.36% delle preferenze (del 54.80% avente diritto al voto) ha proiettato la cittadina deltina ai vertici regionali in quanto a preferenze per Fratelli d’Italia. Il grande risultato ottenuto da Valeria Mantovan alle elezioni europee è apprezzabile dai numeri: il suo nome è stato scritto 14.636 volte nell’intera circoscrizione Nordest e 6.615 nella sola regione Veneto. Dato che ha fatto volare il partito di Giorgia Meloni nella provincia di Rovigo, di cui Mantovan è coordinatrice provinciale: il 40.6 % ne fanno la terza a livello nazionale dietro a Viterbo e Pordenone. L’elezione non è scattata subito, ma Valeria potrebbe staccare il biglietto per Strasburgo nei prossimi mesi, investendola di una nomina storica quale primo polesano al parlamento dell’Unione.
Nel gioco delle preferenze infatti Mantovan è ottava (settima se si conta l’ovvia fuoriuscita del capopartito Meloni); i 5 o 6 seggi spettanti a FdI ne faranno la prima o la seconda dei non eletti (al momento di andare in stampa sono ancora in corso riconteggi).
Mantovan, classe 1990, è stata da qualcuno ribattezzata la “sorellina d’Italia” e la tessera di Fratelli d’Italia l’ha in tasca da quando ha 25 anni. La lunga militanza nel partito l’ha portata a essere vicina al presidente del Senato Ignazio La Russa e al ministro Francesco Lollobrigida.
“Una corsa straordinaria durata un mese – fa sapere l’interessata - dove nelle 14.636 preferenze si fa sentire orgogliosa la voce dei territori considerati più periferici come la mia Rovigo, che non ha temuto confronto. Sto ricevendo un’infinità di messaggi ai quali fatico a rispondere: potrei entrare in Parlamento Europeo in seconda battuta, durante il mandato”.
L’incarico da sindaco per una città sotto i 20 mila abitanti come Porto Viro non è infatti incompatibile con quello di europarlamentare; lo sarebbe invece quello di assessore regionale. Già, perché il nome di Mantovan è circolato per l’incarico in giunta ora tenuto da Elena Donazzan, declinato dalla giovane esponente sia per l’impegno portovirese che per essere la legislatura regionale quasi al termine.
Donazzan, eletta in Europa, dovrà dimettersi da Palazzo Balbi ma se trovasse forza l’ipotesi di successione a Zaia alla guida della regione libererebbe anche il seggio europeo, accorciando l’attesa della giovane sindaca. “L’ho sempre detto che credendoci avremo scritto la storia della nostra terra ed è questione ancora di poco tempo – ancora Mantovan -. Questo risultato è frutto di un grande lavoro di squadra fatta di amici coraggiosi ai quali sarò sempre grata. Grazie per la vostra fiducia”.
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