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CAOS GOVERNO
02.09.2024 - 13:55
Sangiuliano a Venezia
La vicenda che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’influencer Maria Rosaria Boccia continua a svilupparsi, assumendo contorni sempre più gravi. Quella che era iniziata come una polemica legata a una foto su Instagram si sta trasformando in una potenziale crisi politica, e forse anche giuridica, per il ministro.
Il sito Dagospia ha recentemente pubblicato un’esclusiva che rischia di mettere Sangiuliano in una posizione difficile. Si tratta di un’e-mail datata 5 giugno 2024, inviata dal direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ai più stretti collaboratori del ministro. Tra i destinatari figurano il consigliere diplomatico Clemente Contestabile e il capo della segreteria Narda Frisoni, ma ciò che ha sollevato le maggiori preoccupazioni è la presenza tra i destinatari anche di Maria Rosaria Boccia, l’influencer al centro della polemica.
Nell’e-mail, Zuchtriegel forniva dettagli riservati sull’organizzazione della tappa del G7 della Cultura prevista a Pompei per il 20 settembre. Tra le informazioni coperte da riservatezza, vi erano le piantine dei percorsi che la delegazione internazionale avrebbe dovuto seguire e le disposizioni in caso di pioggia per la cena riservata agli ospiti nell’Anfiteatro di Pompei. La presenza di Boccia come destinataria di tali informazioni, senza che ella ricoprisse un incarico ufficiale, ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza e sulla trasparenza degli atti del Ministero.
La pubblicazione di questa e-mail ha alimentato ulteriormente le critiche e le richieste di chiarimento da parte delle opposizioni. Già nelle scorse settimane, il Partito Democratico aveva chiesto un’interrogazione parlamentare per fare luce sulla presunta nomina di Boccia come “Consigliere per i Grandi Eventi”, nomina che il ministero aveva smentito ufficialmente.
Ora, con questa nuova rivelazione, Dagospia non ha risparmiato critiche, definendo la gestione del caso come “a dir poco allegra” e chiedendo che siano avviate indagini più approfondite. Tra le proposte avanzate, si parla di un’inchiesta della Corte dei Conti per verificare eventuali benefit concessi a Boccia, oltre alla necessità di valutare le dimissioni di Sangiuliano. Si solleva anche la questione della sicurezza informatica, poiché l’invio di informazioni riservate a un account non ufficiale potrebbe esporre il Paese a rischi di cyber-attacchi.
La pressione su Sangiuliano cresce, e in molti si chiedono se il ministro riuscirà a fornire spiegazioni convincenti o se questa ennesima imbarazzante vicenda segnerà la fine della sua carriera politica. Nel frattempo, sui social, impazza questo intervento della giovane parlamentare PD Rachele Scarpa in cui espone una serie di gaffe di cui il ministro della Cultura si è fatto protagonista.
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