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Economia e ambiente
16.10.2024 - 17:07
Luigi Lazzaro (fonte Wikipedia)
Venezia, 16 ottobre - Il dibattito sul Green Deal continua a infiammare gli animi in Veneto, con il presidente di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro, che risponde alle recenti affermazioni del governatore Luca Zaia. Secondo Lazzaro, il Green Deal non è affatto una "brutta pensata", ma rappresenta un'importante opportunità per il territorio. "La vera brutta pensata sarebbe fermarsi, illudendosi che i vecchi modelli produttivi possano rimanere competitivi, mentre le emissioni inquinanti, specialmente nel settore dei trasporti, continuano a crescere", afferma.
Lazzaro cita uno studio del Cami (Centre for Automotive and Mobility Innovation) dell'Università Ca' Foscari di Venezia, che prevede un incremento del 6% dei posti di lavoro nel settore automotive entro il 2030, grazie alla transizione verso l'elettrico. Questa affermazione contrasta con la posizione di Zaia, che ha recentemente dichiarato il Green Deal come una scelta avventata, sottolineando i rischi provenienti dalla concorrenza cinese nel settore automobilistico.
Legambiente critica anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per aver promosso in Europa una richiesta di rinvio del divieto di vendere auto a combustione interna, fissato al 2035. "Questa proposta non solo rallenta la lotta contro le emissioni climalteranti, ma genera confusione nel settore automotive, con ripercussioni negative sulla competitività dell'industria nazionale e sulla stabilità occupazionale", spiega Lazzaro.
Il presidente di Legambiente ribatte anche alle affermazioni di Zaia, che sostiene che il 70% delle esportazioni di auto cinesi sia endotermico. "In Italia, la percentuale sale al 77%, mentre solo il 20,4% dei modelli venduti è elettrico", sottolinea Lazzaro, evidenziando che l'ideologia anti-green rappresenta una minaccia per l'economia regionale.
"È deludente che un presidente di Regione come Zaia, tradizionalmente legato all'innovazione e all'industria, non veda l'urgenza di scegliere tra subire il cambiamento o capitalizzarlo", conclude Lazzaro. "Il know-how accumulato nel corso degli anni potrebbe fare del Veneto un distretto d'eccellenza per l'automotive elettrico, garantendo occupazione e sviluppo in linea con una giusta transizione ecologica".
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