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Focus sulla sicurezza

La questione idrica: oltre le dighe, un territorio che affoga nell’impermeabilità

Renzo Masolo (EV) critica la gestione delle opere idriche: “Serve un cambio di rotta”

Renzo Masolo

Renzo Masolo di Europa Verde

Renzo Masolo, consigliere regionale di Europa Verde, esprime preoccupazione per la crescente impermeabilità del territorio italiano, sottolineando che il dibattito sulle opere idriche si concentra esclusivamente sulla costruzione di dighe. Secondo Masolo, questa visione limitata non affronta le reali sfide legate alla gestione delle risorse idriche e al cambiamento climatico.

“Più ci ostiniamo a imbrigliare, deviare, controllare l’acqua e maggiori saranno i rischi che ci troveremo ad affrontare,” avverte Masolo, enfatizzando che senza interventi di rinaturalizzazione, rimboschimento e depaving, la costruzione di una diga in più non sarà sufficiente a contenere i danni da eventi estremi.

Nel contesto attuale, sembra esserci un tabù nel discutere le strutture idrauliche al di fuori dell’ottica di nuove dighe, forse a causa dell’associazione della parola "diga" con i dividendi delle multiutility, che spesso si traduce in profitto per gli enti locali. “Diga dovrebbe anche significare manutenzione e sicurezza,” aggiunge Masolo, evidenziando l’abbandono in cui versano molti impianti, sempre più vetusti e trascurati.

Il consigliere regionale mette in luce anche la mancanza di trasparenza nei costi di gestione e manutenzione delle dighe. “Costi di gestione, manutenzione e sghiaiamento non vengono mai correttamente preventivati e resi trasparenti ai cittadini,” osserva, suggerendo che questa opacità impedisce un'adeguata valutazione pubblica sui progetti.

Critica anche l’attuale visione politica, che investe 13,5 miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto, contro i soli 3 miliardi destinati dal PNRR all'intera infrastruttura idrica nazionale. “Gli eventi estremi che stiamo vivendo con crescente frequenza richiedono un impegno serio per mettere in sicurezza i cittadini e i beni pubblici,” afferma.

Masolo conclude ponendo una questione cruciale: “La Regione Veneto saprà adottare un metodo capace di coniugare i timori dei cittadini e il parere degli esperti, o rimaneremo ai soliti impianti piovuti dal cielo?”. La sfida è aperta e richiede un ripensamento urgente delle strategie idriche, affinché il territorio non affoghi sotto il peso della sua impermeabilità.

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