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Bassano del Grappa, tribunale della Pedemontana: promesse elettorali o un miraggio?

Politici in cerca di risposte concrete sul futuro del tribunale di Bassano

Bassano del Grappa, tribunale della Pedemontana: promesse elettorali o un miraggio?

Bassano del Grappa

Durante la campagna elettorale, il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, ha visitato Bassano, portando la sua quinta presenza in un anno alla Cittadella della Giustizia. In quell’ occasione, il sindaco Finco ha dichiarato: “Se sarò sindaco, continueremo la nostra lotta per il Tribunale della Pedemontana e porteremo avanti le azioni dell’attuale amministrazione.” Finco ha enfatizzato il suo impegno in Regione per la riapertura del tribunale, suggerendo che si trattasse di una battaglia sostenuta dalla Lega, mentre il Partito Democratico apparirebbe meno interessato, nonostante una mozione unitaria in consiglio comunale durante la giunta Pavan per chiedere il massimo impegno per la riapertura.

Ostellari ha affermato: “Questo progetto è strettamente legato alla futura amministrazione. Non può esserci ambiguità, e Finco è uno dei più convinti sostenitori del Tribunale della Pedemontana.” Tuttavia, a dispetto di queste dichiarazioni ottimistiche, non si registrano azioni concrete dopo cinque anni di governo leghista con Pavan e quattro mesi con Finco, né con la presenza della Lega al governo nazionale.

Roberto Campagnolo, Capogruppo del PD in consiglio comunale, ha sollevato preoccupazioni: “Domani discuteremo delle variazioni di bilancio, tra cui 80.000 euro per la manutenzione dell’impianto antincendio del tribunale. Nonostante le promesse, il tribunale resta chiuso e i cittadini devono farsi carico dei costi per un edificio vuoto. Questi soldi avrebbero potuto essere destinati ad altri bisogni.”

Campagnolo ha espresso la sua volontà di agire: “Se fossi stato il sindaco, sarei andato a Roma il giorno dopo l’elezione per chiedere la riapertura del tribunale. Ora, chiedo che se ne riprenda a parlare con urgenza. Se non è possibile riaprirlo, occorre valutare altre destinazioni per un edificio che resta inutilizzato.”

Maria Di Pino, Segretaria dem cittadina e avvocato, ha condiviso il suo punto di vista: “La chiusura del tribunale è stata una scelta profondamente sbagliata che penalizza il territorio. La creazione del Tribunale della Pedemontana è una priorità non più rinviabile. Abbiamo visto il tribunale solo come un tema di campagna elettorale e attendiamo iniziative concrete dal sindaco eletto.”

La questione del tribunale si traduce in un pesante onere per le casse comunali, con oltre dieci milioni spesi per la costruzione e migliaia di euro per la manutenzione ordinaria, il tutto per un edificio che rimane tristemente vuoto.

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