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Crisi penitenziaria

Carcere di Venezia: un tema cruciale per la città

L'intervento di Paolo Ticozzi (PD) in consiglio comunale: le criticità del sistema penitenziario e la necessità di interventi urgenti

Paolo Ticozzi

Paolo Ticozzi, Partito Democratico

Nella recente commissione consiliare, Paolo Ticozzi, consigliere comunale del Partito Democratico, ha espresso la sua soddisfazione per la discussione riguardante la situazione del carcere. Dopo aver raccolto le firme dell'opposizione, Ticozzi ha evidenziato l'importanza dell'audizione del direttore del penitenziario di Santa Maria Maggiore, il dottor Farina, e del Garante comunale delle persone private della libertà personale.

Nonostante il significativo progresso nell'incrementare il numero dei detenuti lavoratori, passando da 2 a 25, la situazione rimane critica: il carcere, con una capienza ufficiale di 159 posti, ospita attualmente 266 detenuti, di cui 151 stranieri. Ticozzi ha messo in evidenza la carenza di personale specializzato, segnalando la presenza di un solo mediatore culturale e 4 educatori, già insufficienti per gestire il numero attuale di detenuti.

Durante la commissione, il consigliere ha richiesto un sopralluogo al carcere maschile, sottolineando come molti colleghi non abbiano mai visitato la struttura o non lo abbiano fatto recentemente. Secondo Ticozzi, è fondamentale vedere in prima persona le condizioni di vita all'interno del penitenziario per comprendere appieno le difficoltà che i detenuti affrontano. Ha anche proposto di istituire commissioni periodiche, almeno una volta all'anno, con il Garante per presentare la relazione annuale sulle condizioni del carcere.

Infine, Ticozzi ha auspicato che, nonostante l'assenza dell'assessore alla coesione sociale, Venturini, e dell'assessore alla sicurezza, Pesce, vengano ascoltate le richieste di collaborazione avanzate dal direttore al Comune. Ha posto particolare attenzione sulla necessità di potenziare la mediazione culturale e sulle attività di pubblica utilità per i detenuti all'esterno del carcere, per le quali ha presentato un'interrogazione a febbraio, rimasta ad oggi senza risposta.

La situazione del carcere rimane quindi una priorità per il consigliere Ticozzi, che continua a lottare per migliorare le condizioni dei detenuti e garantire diritti e opportunità all'interno della struttura.

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