Il futuro delle aree interne: servizi, fusioni e rilancio delle province al centro dell'assemblea nazionale ANCI

Durante la due giorni dell'Assemblea Nazionale dell'Anci, che si è svolta a Torino, sono emersi i temi cruciali per il futuro delle aree interne e montane del nostro Paese, con un’attenzione particolare a garantire servizi vitali e a rivedere la struttura amministrativa attraverso le fusioni tra Comuni e il ripristino dell'elettività delle Province. Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, ha espresso una posizione chiara e determinata in merito alle problematiche delle zone montane, definendo le aree interne come "l'ossatura del Paese".

Padrin, anche sindaco di Longarone, ha sottolineato come la voce delle montagne sia stata forte e inequivocabile, ribadendo la necessità di una capillare rete di servizi per garantire che queste aree non solo siano abitate, ma rimangano vitali anche in futuro. A tal proposito, il presidente ha confermato l’importanza di una riorganizzazione dei servizi nelle cosiddette zone "a fallimento di mercato", dove le risorse sono scarse e le difficoltà sono maggiori.

Un altro tema fondamentale discusso durante l'assemblea è stato quello delle fusioni tra Comuni. Sebbene questo argomento possa suscitare contrasti, come evidenziato nel Bellunese, Padrin ha insistito sull’opportunità di un approccio serio e pragmatico. L’obiettivo è quello di rendere i servizi più efficienti e di garantire risorse aggiuntive per affrontare le sfide del territorio, non con l’intento di eliminare le specificità locali, ma con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione democratica e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Il ministro Salvini ha poi aperto alla possibilità di ripristinare l'elettività delle Province entro il 2026. Padrin ha accolto positivamente questa proposta, ma ha sottolineato che la riforma dovrà prevedere anche il recupero delle funzioni, delle risorse e delle competenze necessarie per restituire alle Province quella operatività che, pur non venendo mai meno, ha dovuto fare i conti con il progressivo smantellamento delle risorse avviato dalla Legge Delrio.

Concludendo, l’assemblea ha messo in luce un quadro di forte collaborazione tra i sindaci, che ha saputo rispondere alle sfide delle aree interne con una visione condivisa e lungimirante, pronta a tutelare il territorio e a promuovere soluzioni concrete per garantire un futuro alle comunità montane e alle aree più lontane dai grandi centri urbani.