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L’ intervista

“Cantieri, rilancio del centro e turismo fra le priorità fra le priorità in agenda”

Intervista per radio Veneto24 al sindaco di Noale Stefano Sorino

“Cantieri, rilancio del centro e turismo fra le priorità fra le priorità in agenda”

Stefano Sorino, sindaco di Noale

Territori e priorità. Abbiamo intervistato per Radio Veneto24 il sindaco di Noale Stefano Sorino.

L’amministrazione è stata eletta a giugno scorso. Cosa è stato fatto finora?

, noi siamo un'amministrazione neo eletta. La prima cosa che ci siamo premurati di fare è una valutazione con gli uffici, quindi con i dipendenti che noi riteniamo la più grande risorsa del Comune, riguardo al possibile miglioramento della macchina amministrativa. Abbiamo iniziato una riorganizzazione interna per renderne più efficace l’azione”.

Quali sono le priorità per il 2025?

“Innanzitutto, portare avanti quelli che sono i cantieri delle opere pubbliche, in primis i lavori relativi alla nuova biblioteca di conseguenza, migliorare quindi la fruizione da parte di tutti gli studenti e dei cittadini di quella che sarà un meraviglioso servizio in più per la comunità”.

Quale futuro si prospetta per l'ospedale di Noale?

Questa sarà una bellissima sfida che dovremo affrontare tutti insieme noi amministratori e la Regione Veneto e l’Asl. Il futuro dell'ospedale di Noale è un futuro che non può non essere condizionato al suo territorio. Noi non possiamo prescindere dalla destinazione sanitaria dell'ospedale di Noale. Dovremo con tutte le forze mantenere quelle che sono le eccellenze legate all'ospedale. È chiaro che si tratta di un ospedale che si inserisce in un ambito sanitario territoriale con gli ospedali di Mirano e Dolo”.

Centro storico e commercio come rilanciarlo?

Noale è storicamente un paese a vocazione commerciale e deve rimanere tale commerciale e a cascata turistica e a cascata, quindi culturale. Va rilanciato con delle iniziative sicuramente che possano attrarre il turista. Ma non deve essere il turista solo di prossimità, ma anche il turista a distanza, migliorando la formazione e l'efficienza e la qualità di tutto il tessuto commerciale, inserendolo in un ambito territoriale. Noi non possiamo più permetterci di ragionare in termini di isolamento. Viviamo un territorio che è quello del Miranese che è quello del Veneziano che deve lavorare insieme, quindi con le associazioni di categoria, con la Città Metropolitana e con la Regione”.

Emergenza abitativa e fragilità giovanile. L’ente locale ha delle soluzioni?

“Il Comune deve fare rete con le realtà territoriali associative, con le realtà territoriali extra comunali, per il miglioramento della qualità della vita dei soggetti fragili. Come in una catena di montaggio la società è una catena in cui la sua forza è parametrata al suo anello più debole, l'anello più debole di una società sono proprio i suoi soggetti fragili. Quindi la forza di una società sta nella sua capacità di aiutare queste persone. Noi ce la metteremo tutta, ovviamente, per porre in campo tutte le risorse umane, finanziarie e, ripeto dirette, per migliorare la qualità della vita di queste persone”.

Alessandro Abbadir 

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