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Le dichiarazioni dalle Regioni dopo le proteste all'inaugurazione dell'anno giudiziario

Autonomia, carenza di personale e giustizia minorile al centro del dibattito tra i presidenti delle Regioni dopo le manifestazioni durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario

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Le manifestazioni che hanno caratterizzato l'inaugurazione dell'anno giudiziario sabato hanno suscitato diverse reazioni a livello regionale. I presidenti delle Regioni hanno commentato le problematiche emerse, proponendo soluzioni per migliorare l'efficienza del sistema giudiziario e la sua autonomia.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato come la sua regione sia stata pioniera nell’aiutare il sistema giudiziario tramite una convenzione con il Ministero della Giustizia, permettendo lo scorrimento delle graduatorie regionali per l’inserimento di personale. "Siamo l'unica regione d'Italia a fare questo, con l’obiettivo di migliorare l'efficienza della magistratura, che è fondamentale per la competitività del nostro territorio", ha dichiarato Zaia.

Tuttavia, la situazione della giustizia di pace in Veneto rimane critica. Il presidente della Corte d'Appello, Carlo Citterio, ha infatti evidenziato una grave carenza di personale, con punte di scopertura dell’80% a Belluno e ritardi allarmanti: a Venezia, un ricorso presentato a novembre 2024 avrà la sua prima udienza solo nel 2027. Questi dati sono stati commentati con preoccupazione anche da Tommaso Bortoluzzi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Venezia.

Anche il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha sollevato temi importanti, in particolare riguardo ai segnali preoccupanti legati alla delinquenza minorile. "Dobbiamo lavorare insieme per affrontare questa problematica, anche se ogni città ha le sue peculiarità", ha dichiarato Bucci.

Sul tema delle risorse, molti presidenti regionali hanno evidenziato le difficoltà legate alla carenza di personale nei tribunali. Alcuni hanno proposto l'idea di riequilibrare la situazione con il trasferimento temporaneo di risorse da altre amministrazioni, come già avviene per la polizia locale, per supportare le strutture giudiziarie in difficoltà.

Infine, il presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha chiarito la sua posizione, mantenendo un profilo istituzionale durante l’inaugurazione. Riguardo a un ricorso legale in corso che coinvolge la sua persona, ha ribadito che la sua presenza non era legata a questa vicenda, ma esclusivamente al rispetto per l’istituzione della magistratura.

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