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Critiche costruttive
13.02.2025 - 18:28
Baldin su legge Coscioni
La questione del fine vita continua a tenere banco in Veneto, dopo l'approvazione della Legge regionale toscana. Il dibattito, particolarmente acceso in questi giorni, ha visto la maggioranza di Destra apparire divisa, a seguito delle dichiarazioni del presidente Luca Zaia, il quale ha annunciato di voler procedere con un regolamento amministrativo per affrontare il tema. Tuttavia, la Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, interviene per chiarire alcuni punti cruciali.
"Ricordo all'ex assessore regionale Elena Donazzan, oggi europarlamentare di Fratelli d’Italia, che il Disegno di legge di iniziativa popolare, supportato da oltre novemila sottoscrizioni della cittadinanza veneta, non è stato bocciato in Aula, ma semplicemente rinviato alla Quinta commissione consiliare, che si occupa di tematiche sociosanitarie," ha dichiarato Baldin. "Il provvedimento è ancora iscritto tra quelli in discussione e chiedo che venga messo al più presto in calendario per un approfondimento, in particolare sulle cure palliative."
La Capogruppo ha poi sottolineato l'importanza di una discussione approfondita in Aula, ritenendo che la via migliore per garantire il diritto di autodeterminazione delle persone in condizioni di sofferenza irreversibile non risieda in un semplice regolamento, ma in una vera e propria delibera consiliare. "Non è un caso che la composizione dell'Assemblea regionale sia cambiata dopo le elezioni del 2024," ha spiegato Baldin. "Tra i cambiamenti, va ricordato che l'ex vicepresidente del Consiglio, Nicola Finco, ora sindaco di Bassano, era uno dei principali oppositori al progetto. Con il passaggio in commissione, potrebbe esserci una nuova discussione in Aula."
La consigliera del M5S ha poi messo in evidenza la contraddizione all'interno della stessa maggioranza. "Mi chiedo come possa Zaia sostenere una maggioranza che si appresta a ricorrere alla Corte costituzionale contro la Legge toscana, che lui stesso aveva promosso e votato. Se il Disegno di legge Coscioni fosse stato approvato a gennaio, il governo Meloni avrebbe agito contro il Consiglio Veneto?" Baldin chiede una maggiore coerenza nelle posizioni politiche, sia a livello regionale che nazionale, e sottolinea l'importanza di rispettare l'autonomia regionale, pur nel contesto di una normativa nazionale sulla questione.
I dati pubblicati nel novembre scorso da un sondaggio di YouTrend, secondo cui il 77% della popolazione sarebbe favorevole a una legge che regoli la possibilità di suicidio assistito, forniscono un ulteriore supporto alla posizione della Capogruppo del M5S. "Il sostegno è trasversale, con elettori di tutti i partiti del Centrodestra che si sono espressi favorevolmente per una regolamentazione chiara e rigorosa," ha commentato Baldin. "Le posizioni oscurantiste, come quelle di Donazzan, vanno contro la volontà della maggioranza della popolazione, danneggiando anche coloro che l’hanno votata."
Infine, la Capogruppo del M5S ha ribadito l'importanza di una rapida discussione del Disegno di legge, per garantire che anche in Veneto venga tutelato il diritto delle persone a decidere autonomamente riguardo al loro fine vita.
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