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Veneto: il focus sul sostegno alle imprese e sul costo dell'energia secondo Massimo Bitonci

Il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si racconta ai microfoni di RadioVeneto24

Veneto: il focus sul sostegno alle imprese e sul costo dell'energia secondo Massimo Bitonci

Massimo Bitonci

Questa mattina, i temi economici sono al centro del dibattito, con un focus sul sostegno alle imprese italiane. Ospite negli studi di RadioVeneto24, Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approfondito l'ambito delle misure governative adottate per far fronte alla crisi energetica che sta mettendo a dura prova le aziende.

L'energia, nodo cruciale per le imprese
Bitonci inizia il suo intervento condividendo la sua recente visita a due importanti aziende della zona di Rovigo, leader nei settori della meccanica e dell’automotive. Un tema emerso con forza durante questi incontri è quello dei costi energetici, che continuano a gravare sulle spalle delle piccole e medie imprese, già messe alla prova dalla difficile congiuntura economica.

Il sottosegretario sottolinea che, sebbene ci sia stata una leggera discesa dei costi energetici dopo l'impennata di un anno e mezzo fa, i recenti aumenti del prezzo del gas sul mercato olandese, punto di riferimento per il nostro Paese, sollevano preoccupazioni. "Il costo della produzione e il prezzo che arriva alle famiglie e alle aziende è ancora troppo alto", afferma Bitonci.

Il governo a sostegno delle famiglie e delle imprese
A proposito del sostegno alle famiglie, il sottosegretario rimarca l'importanza di un intervento governativo che preveda il ritorno al regime di tutele per coloro che sono più vulnerabili. Un provvedimento che già ha dato respiro a decine di migliaia di famiglie. Secondo Bitonci, il governo sta studiando nuove misure per evitare che i prezzi del mercato libero, che oggi sono il 30% più alti rispetto a quelli tutelati, continuino ad aggravare le difficoltà economiche.

Il discorso si sposta poi sul fronte delle imprese, per le quali il costo dell'energia rimane un ostacolo significativo alla competitività, soprattutto in un contesto globale. L'Italia, pur avendo incrementato la quota di energie rinnovabili (circa il 40% del sistema energetico), non è ancora riuscita a ridurre in modo sufficiente il gap rispetto a Paesi come la Francia, dove il nucleare permette un approvvigionamento energetico più competitivo.

Nuove iniziative per il settore produttivo
Per affrontare questa situazione, il governo è al lavoro su misure che incentivano l'uso delle energie rinnovabili da parte delle imprese, in particolare quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, come le ceramiche e il vetro. Bitonci annuncia che, a breve, verrà presentato un nuovo decreto che prevede fondi destinati a progetti di autogenerazione di energia, come il fotovoltaico, con 350 milioni di euro per le aziende che decidono di autoprodursi l'energia elettrica.

Un altro importante intervento è quello previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con nuovi fondi destinati a favorire la transizione tecnologica delle imprese italiane. Bitonci fa sapere che sono stati stanziati circa 500 milioni di euro per le imprese strategiche, tra cui il settore della moda, e che ci sono anche nuovi finanziamenti per il settore ceramico e vetrario, dove l'Italia è leader in Europa.

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