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Le Dolomiti d’Ampezzo tra fascino e sfide ambientali

Il direttore del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, Michele Da Pozzo, racconta le bellezze e le criticità di un territorio fragile ma straordinario

Le Dolomiti d’Ampezzo tra fascino e sfide ambientali

Michele Da Pozzo

Le Dolomiti d’Ampezzo, con il loro spettacolo di rocce che si tingono di rosa e arancione all’alba e al tramonto, rappresentano uno degli scenari naturali più suggestivi del Veneto. Un'area che comprende località iconiche come Cortina, il Cadore, le Tre Cime di Lavaredo, il Comelico, la Marmolada e la Valbelluna. Tuttavia, dietro questa straordinaria bellezza si celano criticità ambientali sempre più rilevanti.

A parlarne è Michele Da Pozzo, direttore del Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo, che  ha raccontato ai microfoni di Radio Veneto24 come il cambiamento climatico stia modificando profondamente questi ecosistemi. “Le tempeste, gli attacchi parassitari ai boschi di abete rosso e le precipitazioni estive sempre più violente stanno causando frane e crolli di roccia, con inevitabili conseguenze anche per la sicurezza degli escursionisti”, spiega Da Pozzo.

Per affrontare questi fenomeni, il parco adotta strategie basate sul monitoraggio costante e sulla chiusura dei percorsi a rischio. “Non possiamo fermare il crollo di un torrione di roccia, possiamo solo prevenire i pericoli chiudendo le zone più esposte”, aggiunge il direttore.

Uno degli aspetti distintivi del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo è l’assenza di insediamenti umani all’interno dell’area protetta. “Non ci sono abitazioni, solo rifugi alpini e bivacchi. Questo lo rende un habitat ideale per molte specie faunistiche, che si sono adattate alla presenza umana se questa avviene in modo sostenibile, a piedi o in bicicletta”, chiarisce Da Pozzo.

Per chi vuole esplorare questo angolo di paradiso, il parco offre un'organizzazione impeccabile. La sede, situata nella Casa delle Regole a Cortina, è un punto di riferimento sia per gli escursionisti sia per chi desidera affidarsi a guide alpine qualificate.

Mentre a valle il cielo si fa sempre più scuro, sulle vette è in corso una bufera di neve. “Ne avevamo bisogno”, conclude Da Pozzo, consapevole che, nonostante le difficoltà, la natura continua a seguire i suoi ritmi e le Dolomiti d’Ampezzo restano un gioiello da preservare con attenzione e rispetto.

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