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Approvato il decreto cultura: investiti 30 milioni

Sostegni al settore culturale e proposte per un ministero del Cinema al centro del dibattito politico

Approvato il decreto cultura: investiti 30 milioni

Il decreto Cultura è stato finalmente approvato in via definitiva. Dopo il via libera della Camera, il provvedimento è stato rapidamente archiviato anche dal Senato, che ha registrato 80 voti favorevoli e 61 contrari. Il decreto segna un'importante tappa per il Ministero della Cultura (Mic), con il lancio del "Piano Olivetti per la Cultura", un'iniziativa che mira a favorire lo sviluppo culturale e la rigenerazione di aree svantaggiate, nonché a promuovere la valorizzazione di biblioteche, editoria libraria e istituti storici.

Il ministro Alessandro Giuli ha definito il decreto come un'opportunità di grande rilievo per il settore editoriale, con un investimento di circa 30 milioni di euro destinato a supportare la filiera libraria. Nonostante ciò, gli editori restano preoccupati per la sospensione di altre misure, come la carta 18App, che aveva dato un forte impulso alla lettura tra i giovani, e che è stata ridimensionata dal precedente governo.

Il decreto offre anche nuovi incentivi agli editori, con l'intento di ampliare l'offerta culturale e il contenuto dei giornali, ma non include interventi specifici per il settore del cinema e dell'audiovisivo. Quest'ultimo, infatti, sta vivendo una fase di stallo, a causa della riduzione degli aiuti attraverso il tax credit. Giuli, tuttavia, ha già in programma un provvedimento per correggere le rigidezze introdotte dalla riforma del tax credit voluta dal suo predecessore.

Nel frattempo, il dibattito si sposta sul futuro del settore cinematografico, con alcuni esponenti della maggioranza che propongono la creazione di un ministero dedicato esclusivamente al cinema. Tuttavia, la proposta ha incontrato la resistenza della Lega, che teme che la creazione di un nuovo ente possa compromettere il già difficile equilibrio delle risorse nel settore.

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