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Una storia di resilienza

Vo’ Euganeo: una comunità unita nell’emergenza sanitaria

Cinque anni dopo il primo morto, l'ex sindaco Martini riflette sulle lezioni apprese e sui gesti di solidarietà che hanno caratterizzato la lotta contro il Covid-19

Giuliano Martini incontra Sergio Mattarella durante la pandemia

Giuliano Martini incontra Sergio Mattarella durante la pandemia

"È stato un bellissimo lavoro di squadra, un'esperienza terribile, ma che ci ha insegnato tanto." Così Giuliano Martini, ex sindaco di Vo' Euganeo, ricorda i giorni drammatici della 'zona rossa', iniziati con il primo decesso, avvenuto il 18 febbraio 2020. La comunità, all'epoca, si è trovata a dover affrontare una realtà inaspettata e angosciante, ma ha reagito con grande determinazione.

Martini, che ha ricoperto il ruolo di sindaco per tre mandati e opera anche come farmacista, sottolinea come nessuno abbia avuto dubbi sulla necessità di rispettare le restrizioni: "Tutti hanno compreso l'importanza di rimanere a casa e di sottoporsi ai tamponi, con i bambini che seguivano tranquilli i passi dei genitori. Vo' ha creduto in ciò che era giusto fare."

Nonostante le difficoltà, l'ex sindaco evidenzia come il periodo post-pandemia abbia presentato sfide ancora più ardue. Tuttavia, ha notato un significativo aumento della coscienza civica tra i cittadini. "Credo di aver contribuito anch'io, non solo come amministratore, ma anche come farmacista e come persona che frequentava per lavoro l'Università di Padova, osservando con cognizione di causa ciò che accadeva," afferma Martini.

Un segno tangibile di questa crescita comunitaria è stata la donazione di 150 mila euro per la ricerca all'Ateneo di Padova. Come è stato possibile? "Abbiamo creato il vino di Vo' - spiega Martini - un marchio locale il cui ricavato, grazie alla vendita nei supermercati, ha permesso di raccogliere fondi da destinare alla ricerca."

In conclusione, Martini sottolinea l'importanza della solidarietà e del lavoro di squadra: "Anche in un momento di grave crisi, è possibile fare la differenza. Tutto grazie al grande rapporto tra le persone, le associazioni come gli Alpini, le forze dell'ordine e le forze armate, senza dimenticare la Protezione Civile e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia."

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