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Germania, vincono i Popolari, l'estrema destra neonazista fa paura con il 20%

Germania vincono i Popolari tra stabilità e nuove influenze: il peso di Putin e degli oligarchi americani sull’Europa

Germania, vincono i Popolari, l'estrema destra neonazista fa paura con il 20%

Le elezioni in Germania hanno segnato un punto di svolta per il futuro politico del paese e dell’intera Europa. Con la vittoria della CDU di Friedrich Merz e l’ormai probabile formazione di una Große Koalition con l’SPD, la Germania sembra puntare sulla stabilità per arginare le spinte estremiste. Tuttavia, il risultato elettorale ha rivelato un altro aspetto inquietante: l’ascesa dell’estrema destra di AfD, un segnale che le tensioni geopolitiche globali si riflettono sempre più chiaramente sulla politica europea.

Il raddoppio dei consensi per AfD rappresenta una vittoria indiretta per il Cremlino, che da anni cerca di infiltrarsi nelle dinamiche politiche europee con una strategia ben collaudata: finanziare e sostenere partiti euroscettici e nazionalisti per dividere l’Unione Europea. La leader di AfD, Alice Weidel, ha ricevuto il plauso di Elon Musk, l'oligarca sempre più "padrone" del governo degli Stati Uniti, segno che l’ultradestra tedesca è ormai parte di un gioco geopolitico più ampio.

Un’Europa sotto pressione tra Russia e USA

Il leader della CDU Merz ha parlato chiaramente di un “ultimo segnale di allerta per i partiti del centro” di fronte alla crescita dell’estrema destra. Un’affermazione che indica come la Germania, tradizionalmente baluardo di stabilità in Europa, si trovi ora a dover resistere alle pressioni di due blocchi esterni: da un lato l’influenza di Vladimir Putin, dall’altro quella degli oligarchi americani vicini a Trump e Musk.

L’interesse degli USA per l’Europa sembra in calo, come ha sottolineato lo stesso Merz. Se Trump dovesse tornare alla Casa Bianca, è probabile che il sostegno americano all’UE e alla NATO si indebolisca ulteriormente. Questo scenario lascia l’Europa sempre più sola di fronte alla guerra russa in Ucraina e alle sfide economiche. La Germania, con la sua nuova coalizione centrista, sarà chiamata a un ruolo di guida per evitare che il continente cada in una crisi di leadership.

Il rischio di una Germania più fragile

La possibile alleanza CDU-SPD è vista come una scelta pragmatica per garantire stabilità. Tuttavia, senza una forte politica sociale e una chiara strategia per contrastare la propaganda russa e l’influenza dell’estrema destra, rischia di trasformarsi in un compromesso fragile. La CDU dovrà affrontare la sfida di mantenere il suo ruolo di partito di governo senza lasciare spazio ad AfD, che continua a raccogliere consenso nelle regioni orientali del paese e ricchi finanziamenti da ambienti vicini alle oligarchie mondiali extra-europee.

Se la Germania dovesse perdere il suo equilibrio politico, l’intera Europa ne subirebbe le conseguenze. L’avanzata delle destre populiste e il deterioramento dei rapporti transatlantici rendono sempre più urgente una risposta forte e unitaria dell’UE. La partita che si sta giocando a Berlino non riguarda solo il futuro del paese, ma la capacità dell’Europa di resistere alle spinte disgregatrici che arrivano da Est e da Ovest.

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