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Politica
26.02.2025 - 11:13
Elisa Venturini
Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, commenta l'importante delibera approvata dalla Giunta Regionale del Veneto che estende la sorveglianza sanitaria anche agli ex esposti al radon, in particolare a coloro che hanno lavorato nella base del Monte Venda, dove è stata riscontrata una forte presenza di questo gas.
“È un provvedimento fondamentale, che finalmente riconosce le esigenze di coloro che, avendo lavorato nella base militare del Monte Venda, sono stati esposti a un agente cancerogeno pericoloso come il radon”, afferma Venturini. La delibera regionale segna una tappa significativa di un lungo percorso, arrivando a garantire la copertura delle spese sanitarie per queste persone, che, per la loro esposizione, rischiano gravi danni alla salute.
La Giunta Regionale prende atto che, fin dal 1988, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato il radon come agente cancerogeno di classe 1, ossia tra i cancerogeni certi. Le evidenze scientifiche dimostrano che la presenza di radon negli ambienti di vita e di lavoro aumenta il rischio di sviluppare il tumore al polmone, in maniera proporzionale alla sua concentrazione e alla durata dell'esposizione.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il radon è la seconda causa di tumore al polmone, subito dopo il fumo di sigaretta, e rappresenta la principale causa di tumore polmonare tra i non fumatori.
Nel Veneto, sono state individuate alcune aree con concentrazioni elevate di radon nel suolo e in edifici lavorativi. In particolare, i campionamenti condotti dall'ARPAV nel 2000, presso la base militare del 1° ROC sul Monte Venda, hanno confermato la presenza di alte concentrazioni di questo gas.
Per questo motivo, la Regione ha deciso di adottare un protocollo specifico di sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti al radon, vista la pericolosità di questo agente per la salute. Il protocollo è stato elaborato in collaborazione con i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) delle Aziende ULSS del Veneto, che si occuperanno della gestione e dell’erogazione delle prestazioni sanitarie. Con questa delibera, la Regione Veneto ha fatto un passo importante nella tutela della salute dei suoi cittadini, riconoscendo l’importanza di un monitoraggio continuo per coloro che, a causa della loro professione, sono stati esposti a rischi elevati.
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