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Politica
03.03.2025 - 17:36
@facebookMassimiliano Paglini_segretario generale Cisl Veneto
La CISL Veneto, insieme alle cinque sedi territoriali del sindacato, ha inviato una lettera ai 563 sindaci del Veneto per chiedere che i nuovi Ambiti Territoriali Sociali (ATS) mantengano una natura giuridica pubblica. La richiesta arriva in vista della riforma che ridisegnerà la gestione dei servizi sociosanitari nella regione.
Nel documento inviato ai primi cittadini, la CISL chiede che gli ATS vengano strutturati come "aziende speciali consortili", enti pubblici non economici, per garantire una gestione integrata e potenziata dei servizi sul territorio, senza il rischio di privatizzazioni o esternalizzazioni.
"La riforma degli ATS rappresenta un'opportunità fondamentale per lo sviluppo del Veneto – spiega Massimiliano Paglini, segretario generale di CISL Veneto –. Questi enti potranno migliorare la gestione dei servizi socioassistenziali, rispondendo in modo più efficace ai bisogni delle comunità locali. Allo stesso tempo, saranno cruciali per tutelare le competenze e i posti di lavoro di migliaia di operatori del settore. Per questo motivo, è essenziale che rimangano enti pubblici".
La richiesta del sindacato arriva in un momento chiave: la legge regionale approvata nell'aprile scorso prevede la stesura dei regolamenti attuativi entro le prossime settimane, e dal 2026 gli ATS saranno pienamente operativi. Questi enti avranno un ruolo centrale nella programmazione, pianificazione e gestione delle politiche sociali a livello locale e saranno il riferimento per l'attuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS).
La CISL chiede ai sindaci di far valere la propria voce e di impegnarsi affinché la riforma garantisca servizi di qualità senza rinunciare alla gestione pubblica.
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