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Qatargate: revoca dell’immunità per le eurodeputate Pd Moretti e Gualmini

Le due parlamentari si autosospendono dal gruppo S&D ribadendo la loro estraneità ai fatti

Qatargate: revoca dell’immunità per le eurodeputate Pd Moretti e Gualmini

L’inchiesta sul cosiddetto Qatargate sembra non avere fine. A oltre due anni dall’esplosione dello scandalo di presunta corruzione tra Bruxelles, Doha e Rabat, la procura federale belga ha chiesto la revoca dell’immunità parlamentare per Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti, entrambe esponenti del Partito Democratico.

Una decisione che ha colto di sorpresa il mondo politico europeo, che pensava ormai di aver archiviato un'indagine finita in un vicolo cieco. La richiesta, confermata da fonti giudiziarie all'Ansa, è stata avanzata senza annunci ufficiali, tanto che le due eurodeputate hanno appreso la notizia direttamente dalla stampa.

Dopo lo sconcerto iniziale, la reazione delle interessate è stata immediata: hanno scelto di autosospendersi dal gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) per sottolineare la loro totale estraneità ai fatti e dimostrare piena collaborazione con la magistratura. La procura belga intende infatti interrogarle su alcuni elementi già presenti nel fascicolo sin dalle prime fasi dell’indagine.

I nomi di Gualmini e Moretti erano già emersi nell’inchiesta il 9 dicembre 2022, quando la polizia belga eseguì blitz e arresti eccellenti. Tra questi, figuravano l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri, ritenuto al centro della rete di corruzione e successivamente collaboratore di giustizia, il suo collaboratore Francesco Giorgi, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, il dem Andrea Cozzolino e il socialista belga Marc Tarabella.

L’inchiesta, che ha portato all’arresto di queste figure per corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere, è ancora in corso, senza verdetti definitivi o scadenze precise per eventuali rinvii a giudizio. Nel frattempo, ha subito scossoni interni con l’abbandono di due giudici istruttori: prima Michel Claise, per un possibile conflitto di interessi, e poi Aurélie Déjaiffe, uscita di scena per un nuovo incarico.

La richiesta della nuova giudice istruttrice, Pascale Monteiro Barreto, di revocare l’immunità a Gualmini e Moretti rappresenta il primo atto della sua gestione del caso, riaccendendo i riflettori sull’indagine.

Alessandra Moretti era già stata citata nei documenti dell’inchiesta per la sua presunta vicinanza a Cozzolino, Tarabella e all’ex eurodeputata belga Maria Arena, recentemente iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di associazione a delinquere. Secondo gli investigatori, questo gruppo avrebbe operato per favorire gli interessi del Qatar all’interno dell’Eurocamera, accuse che la deputata Pd ha sempre respinto con fermezza.

Anche il nome di Elisabetta Gualmini era emerso nel fascicolo, soprattutto dopo un’audizione del ministro del Lavoro del Qatar, Ali bin Samikh Al Marri, avvenuta il 14 novembre 2022 al Parlamento europeo. L’inchiesta non avrebbe finora portato a nuove prove concrete contro le due eurodeputate, ma la magistratura belga vuole interrogarle per chiarire alcuni aspetti ancora irrisolti.

Di fronte alla richiesta di revoca dell’immunità, la delegazione del Partito Democratico europeo ha subito espresso solidarietà alle due eurodeputate, apprezzando la loro decisione di autosospendersi dal gruppo S&D per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica. Il Pd si augura che si arrivi rapidamente a una piena chiarezza sulla vicenda.

Ora, la richiesta della procura belga è sul tavolo della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che la presenterà ufficialmente durante la sessione plenaria del 10 marzo a Strasburgo. Successivamente, il dossier sarà analizzato dalla Commissione Affari Giuridici, che dovrà esprimersi prima del voto dell’assemblea.

Nel frattempo, l’inchiesta continua senza un orizzonte definito, mentre si attende l’esito del riesame sulle modalità operative degli investigatori belgi, a loro volta finiti sotto scrutinio.

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