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Stazione di Montegrotto Terme: il Comune sollecita per i lavori in ritardo

Il sindaco Mortandello denuncia disagi per i cittadini e per il turismo: «Siamo al limite della tollerabilità»

Mortandello: «Lo Ius Scholae non è una battaglia ideologica, ma di civiltà»

Il Sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello

La stazione ferroviaria di Montegrotto Terme continua a essere al centro delle preoccupazioni dell'Amministrazione comunale. Con una lettera formale inviata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e alla Regione Veneto, il sindaco Riccardo Mortandello ha sollecitato un'accelerazione dei lavori di ristrutturazione, che procedono a ritmo troppo lento e stanno causando disagi notevoli per i cittadini e per il comparto turistico locale.

«Ci chiediamo e chiediamo a RFI perché i lavori sembrano essere fermi – ha dichiarato il sindaco nella lettera – I fondi stanziati sono ancora disponibili o sono stati dirottati su altri progetti più strategici?» Il Comune ha espresso preoccupazione per il rallentamento dei lavori, che continuano a provocare lamentele da parte di residenti, associazioni di categoria e imprenditori locali.

L’Amministrazione, che il 10 febbraio scorso aveva già effettuato un sopralluogo congiunto con i rappresentanti di RFI, ha sollevato anche il problema dell'accessibilità della stazione, un aspetto particolarmente grave per le persone con disabilità. L’assessore alla mobilità Luca Fanton ha sottolineato come i disagi siano acuiti dal fatto che molte persone con difficoltà motorie sono costrette a utilizzare la stazione di Padova per poi proseguire in pullman verso il comprensorio termale. «La situazione – ha aggiunto Fanton – sta diventando insostenibile. È una realtà che va affrontata subito, per non compromettere ulteriormente la fruibilità della stazione, fondamentale per il nostro turismo termale».

Il sindaco Mortandello ha inoltre evidenziato il dano che il rallentamento dei lavori sta provocando al territorio, che si caratterizza per la sua vocazione turistica, incentrata sulle terme. «Abbiamo bisogno urgentemente di una stazione moderna ed efficiente – ha detto – e non possiamo permetterci che la situazione resti bloccata. Anche le frequenti lamentele per il sovraffollamento dei treni nelle ore di punta sono inaccettabili e danneggiano l'immagine di Montegrotto Terme come meta turistica».

Oltre ai problemi legati ai lavori di ristrutturazione, il sindaco ha sollevato un ulteriore tema: la denominazione ufficiale della stazione, che attualmente è "Terme Euganee Abano Montegrotto". Mortandello ha chiesto che il nome venga modificato in "Terme Euganee Montegrotto Abano", in modo da evitare confusione tra i passeggeri, che spesso credono di essere arrivati nel comune di Abano Terme anziché a Montegrotto.

Nel documento, il Comune ha chiesto un incontro urgente con i vertici di RFI per discutere delle modalità di ripresa dei lavori e per ottenere un cronoprogramma dettagliato delle opere rimanenti. «Se non riceveremo una risposta celere – ha concluso Mortandello – ci vedremo costretti a coinvolgere direttamente il Ministro dei Trasporti per chiarire la situazione e scoprire dove sono finiti i fondi per la ristrutturazione della stazione».

La lettera inviata dal Comune si inserisce nel quadro di una crescente preoccupazione da parte degli albergatori locali, che avevano già sollevato il tema della stazione come una "mancanza di biglietto da visita" per il territorio. Il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Walter Poli, ha ribadito che la stazione deve essere riqualificata al più presto per non danneggiare l'immagine turistica della zona.

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