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Politica
03.04.2025 - 10:33
Caos e tensione a Venezia, dove il Consiglio Comunale si prepara a diventare il palcoscenico di un acceso scontro politico. Dopo mesi di silenzio, infatti, il sindaco Luigi Brugnaro torna sulla scena per dare spiegazioni su una questione che ha già sollevato un mare di polemiche. Al centro della contesa, la creazione di una lista di proscrizioni che, secondo l'amministrazione, dovrebbe identificare coloro che minano la sicurezza e la convivenza civile. Un’iniziativa che ha scatenato forti reazioni da parte dell'opposizione, in particolare del Partito Democratico, che non ha mancato di sollevare pesanti dubbi sulle reali intenzioni dietro questo provvedimento.
Il Consiglio Comunale, inizialmente previsto per le 9.30 di questa mattina, deve ancora iniziare, ma la tensione rimane alta. A poche ore dall’inizio della seduta, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Monica Sambo, consigliera comunale del PD, che ha lanciato pesanti accuse nei confronti dell’amministrazione Brugnaro.
“Questo provvedimento è una follia”, ha esordito Sambo, “parlare di liste nere in una democrazia è qualcosa di inaccettabile. Non possiamo permettere che qualcuno venga messo su una lista solo perché ha idee diverse da quelle dell’amministrazione.” La consigliera PD ha continuato, esprimendo il suo disappunto: “Questa lista di proscrizioni è un passo indietro enorme. È un attacco alla libertà di espressione, un attacco alla democrazia e alla pluralità di idee. Stiamo parlando di persone che sono messe sotto accusa senza un vero motivo. È un pericolo per la nostra società.”
Secondo la Sambo, l'iniziativa di Brugnaro potrebbe avere effetti devastanti sul clima politico e sociale della città: “Non possiamo accettare che chi manifesta un'opinione diversa venga trattato come un nemico della città. Venezia è una città che ha sempre rispettato le diversità, è una città di pluralismo. Non possiamo accettare di essere governati da una lista nera.”
Sambo ha poi aggiunto che “le liste nere sono uno strumento che appartiene a regimi autoritari, non a una democrazia. E, purtroppo, vedo che il sindaco sta cercando di trasformare questo Consiglio Comunale in un’arena in cui chi non è d’accordo con lui viene messo sotto accusa.”
La consigliera ha concluso l'intervista con un monito: “Non dobbiamo permettere che questo accada, non dobbiamo permettere che vengano intaccati i diritti dei cittadini. È essenziale che il Consiglio Comunale faccia una riflessione seria su questi temi, perché siamo in gioco la nostra libertà e il nostro futuro come città democratica.”
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