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La polemica
12.05.2025 - 14:18
Zanoni contro gli alpini
«È inaccettabile che durante un evento simbolico come l’Adunata nazionale degli Alpini venga intonato un inno fascista come Faccetta nera, espressione del colonialismo mussoliniano. È uno schiaffo ai valori democratici e un oltraggio alla memoria della Resistenza»: con queste parole, Andrea Zanoni, consigliere regionale veneto per Europa Verde, commenta l’episodio che ha scosso la 96ª Adunata di Biella.
Zanoni denuncia con forza quanto accaduto, sottolineando la totale incoerenza tra il messaggio della canzone – legata a un passato autoritario e oppressivo – e i valori che dovrebbero contraddistinguere il raduno delle Penne Nere: solidarietà, impegno civico e spirito di servizio.
Nel mirino del consigliere anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, presente all’evento, ma che, secondo Zanoni, avrebbe omesso qualsiasi riferimento o condanna pubblica del fatto. «Parlare dell’orgoglio veneto e del cuore degli Alpini senza nemmeno citare questo episodio è un atto di grave omissione istituzionale», afferma il consigliere ecologista, che chiede un intervento deciso da parte della Lega.
Zanoni richiama il recente bando promosso in Regione per sostenere iniziative legate alla memoria dell’antifascismo e della Resistenza, ribadendo che la politica non può permettersi ambiguità su temi così fondamentali: «L’antifascismo è un pilastro su cui si fonda la nostra democrazia. Ignorare certe derive rischia di renderle accettabili».
Infine, il consigliere ricorda che proprio l’Associazione Nazionale Alpini ha contribuito a valorizzare il ruolo degli Alpini nella lotta contro il nazifascismo, pubblicando il volume “Alpini ribelli”, dedicato al contributo delle Penne Nere alla Resistenza. «Chi utilizza l’Adunata per nostalgie autoritarie non solo sbaglia luogo, ma oltraggia la vera storia degli Alpini», conclude Zanoni.
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