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Politica. Elezioni 2025

Manildo: «Il Veneto ha voglia di futuro. Noi pronti ad andare oltre»

Il candidato del centrosinistra fa il punto sul primo mese di campagna

Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso e candidato Governatore del Centro Sinistra

Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso e candidato Governatore del Centro Sinistra

Un Veneto che non si arrende, che non vuole essere spettatore rassegnato ma protagonista del cambiamento. È questo il messaggio che Giovanni Manildo, candidato alla presidenza della Regione per la coalizione di centrosinistra, lancia con forza al termine del primo mese di campagna elettorale: un percorso che lo ha visto attraversare il territorio, incontrare persone, raccogliere idee, storie e bisogni.

«C’è un Veneto che vuole voltare pagina, che rifiuta le polemiche sterili e la politica dei proclami – afferma Manildo –. Un Veneto che chiede scelte coraggiose e concrete. È con questo Veneto che stiamo camminando, giorno dopo giorno».

Un mese tra la gente, ascoltando le sfide del presente

Dalla partenza simbolica all’Università di Padova con i giovani, passando per il lancio al Parco degli Alberi Parlanti di Treviso fino agli incontri diffusi in tutte le province, il primo tratto della campagna ha avuto un filo conduttore chiaro: ascolto autentico e confronto diretto.

«Abbiamo incontrato studenti, lavoratori, imprenditori, insegnanti, sanitari, famiglie, persone che vivono sulla pelle i limiti di un sistema che non risponde più alle nuove esigenze. Abbiamo messo da parte i formalismi e parlato il linguaggio della realtà», spiega il candidato.

Tra i temi più ricorrenti: sanità pubblica in difficoltà, lavoro precario, caro-casa, mobilità ferma, solitudine degli anziani, e una crescente sfiducia dei giovani. Ma insieme alle preoccupazioni, Manildo racconta di aver trovato «una forte energia civica e la voglia vera di contribuire a un cambiamento positivo».

«Non servono miracoli, ma serietà e responsabilità»

Nel suo bilancio, Manildo rifiuta l’approccio ottimistico a tutti i costi: «Dire che va tutto bene è irrealistico e irrispettoso verso chi ogni giorno affronta disservizi e difficoltà. I cittadini non chiedono promesse miracolose, ma chiarezza, responsabilità e un’idea concreta di futuro».

E proprio questa visione si sta delineando attorno a un progetto che punta a superare la politica tradizionale, anche nel linguaggio. «Siamo andati oltre le etichette e gli slogan. Abbiamo raccolto proposte per costruire risposte nuove. Le persone vogliono partecipare, non essere semplici spettatori».

Autonomia: non uno slogan, ma uno strumento per cambiare

Tra i punti chiave della proposta del centrosinistra, anche una nuova idea di autonomia regionale: «Non un vessillo identitario da agitare a comando – chiarisce Manildo – ma un’opportunità da gestire in modo responsabile, secondo Costituzione, per migliorare concretamente i servizi e la qualità della vita».

Una risposta indiretta, ma chiara, agli anni di dibattito sterile e promesse mai mantenute: «I veneti non credono più agli slogan vuoti. L’autonomia deve essere uno strumento reale, non un pretesto per alimentare divisioni».

Un progetto collettivo che cresce

«Abbiamo costruito una squadra che ogni giorno si allarga e si rafforza – conclude Manildo –. È un percorso che parte dall’ascolto, ma che ha l’ambizione di tradursi in un’azione politica vera. Non ci limitiamo a denunciare ciò che non funziona: vogliamo costruire un Veneto più giusto, più moderno e più vicino alle persone. E lo faremo insieme, con chi ha il coraggio di credere ancora nel cambiamento».

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