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POLITICA

Soranzo: “Una proposta di legge per istituire il Consiglio regionale dei ragazzi, ascoltiamo i nostri giovani!”

Partecipazione reale, educazione alla democrazia e politica di prossimità oltre gli schieramenti

Soranzo: “Una proposta di legge per istituire il Consiglio regionale dei ragazzi, ascoltiamo i nostri giovani!”

Enoch Soranzo, Vicepresidente Consiglio Regionale del Veneto e capogruppo FdI

«Se c’è un difetto trasversale nella politica del Veneto è quello del fatto che agli under 30 viene dato poco spazio e come se fosse stata una gentile concessione anziché un diritto di rappresentanza.

Una politica che guarda al futuro di una generazione è sicuramente migliore di quella che ha come orizzonte al massimo i quattro/cinque anni di una legislatura.

Ci sono aspetti che possono essere visti meglio dalla prospettiva dei giovani anziché dalla mia: me ne sono accorto in questi anni vedendo crescere mio figlio. È confrontandomi con lui e con i suoi amici che sono sorti molti dei provvedimenti di cui vado più orgoglioso. Si parla di "politica dal basso" io preferisco chiamarla politica di prossimità, mi pare più corretto».

È questa la convinzione che sottende il progetto di legge regionale depositato come primo firmatario dal consigliere regionale e vicepresidente del Consiglio regionale Enoch Soranzo. «Da tempo penso che i giovani non debbano essere “preparati” al futuro come se fosse un esame da superare ma vadano resi protagonisti già da ragazzi.

Non possiamo più permetterci di relegarli a spettatori silenziosi. Hanno idee, passione, talento. E da oggi avranno anche uno spazio vero, riconosciuto per legge, per farli contare davvero».

Il Consiglio regionale dei ragazzi, nelle intenzioni di Enoch Soranzo, sarà un organo di consultazione e rappresentanza democratica, un vero e proprio parlamento dei giovani veneti. Un luogo in cui potranno confrontarsi, avanzare proposte, dialogare con le istituzioni. «Questa legge nasce dall’ascolto e dal rispetto. È un segno di fiducia verso di loro.

Credo che una politica che non ascolta i più giovani sia una politica che invecchia male. Al contrario, noi vogliamo una politica che si rinnova, che accetta le sfide del cambiamento, che sa dire ai ragazzi: ci siete, vi vediamo, diteci la vostra.»

Soranzo rivendica anche la dimensione educativa della nuova norma: «Non basta dire ai ragazzi di essere cittadini responsabili. Serve dar loro la possibilità concreta di esercitare questa responsabilità. Con il Consiglio regionale dei ragazzi vogliamo offrire un laboratorio di democrazia vera, dove si impara non dai manuali ma dalle relazioni, dal confronto, dall’esperienza.»

Infine, un invito a tutti: «Oggi il Veneto lancia un messaggio chiaro: i ragazzi sono senz’altro il nostro futuro, ma sono soprattutto il nostro presente. Chiedo alle istituzioni, alle scuole, alle famiglie di aiutarci a rendere viva questa promessa. Perché i giovani ci stanno guardando, e noi vogliamo essere all’altezza della loro fiducia. Ora leggo su molti programmi slogan e impegni che spesso evaporano alla fine della campagna elettorale. Mi auguro che questa mia proposta venga votata da tutte le componenti del Consiglio regionale perché certi temi non sono né di destra né di sinistra: guardano al futuro ed alle migliori speranze della nostra gente».

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