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Politica
09.12.2025 - 15:01
Alberto Stefani
Il presidente della Regione Veneto, Alberto Stefani, è pronto a chiudere il cerchio sulla nuova Giunta. La presentazione dei nuovi assessori è attesa tra giovedì e venerdì, con la nascita di un esecutivo di coalizione Lega–Fratelli d’Italia–Forza Italia che segnerà l’inizio della fase post-Zaia. Il governatore uscente, forte di oltre 200mila preferenze, si appresta infatti a presiedere il Consiglio regionale.
Il partito di Matteo Salvini, primo in Veneto, dovrebbe ottenere quattro deleghe. Tra queste spicca quella alle Attività produttive, per la quale circola con insistenza il nome di Massimo Bitonci, attuale sottosegretario al Mimit, che lascerebbe il governo per rientrare in Veneto.
Per la Lega, in pole anche la riconferma di Francesco Calzavara al Turismo, mentre per le deleghe al Sociale e alle Infrastrutture si fanno i nomi di Sonia Brescacin, Paola Roma (sindaca di Ponte di Piave) e del vicentino Marco Zecchinato.
Grande attesa per il nome dell’assessore alla Sanità, uno dei dossier più sensibili dell’intero mandato. L’indicazione dovrebbe arrivare da Fratelli d’Italia, che sarebbe orientata a puntare su un profilo tecnico. Al momento però non trapelano nomi.
Sempre a FdI dovrebbero andare anche Agricoltura e Istruzione. Per la prima delega circola il nome di Dario Bond, tra i più votati a Belluno e già parlamentare. Per la seconda si parla di Valeria Mantovan, mentre in corsa per altri assessorati restano Lucas Pavanetto, unico consigliere regionale riconfermato, e Claudio Borgia, vicesindaco di Montebelluna.
Forza Italia dovrebbe ottenere un unico posto in Giunta e il nome indicato come pressoché certo è quello di Elisa Venturini, consigliera regionale ed ex sindaca di Casalserugo.
Se Bitonci dovesse lasciare il governo per insediarsi in Veneto, a Roma si aprirebbe il problema della sua sostituzione. Nei giorni scorsi era circolata l’ipotesi di Guido Guidesi, oggi assessore allo Sviluppo economico in Lombardia ed ex sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. L’ipotesi però sarebbe tramontata: Guidesi, secondo quanto filtrato, avrebbe declinato l’offerta preferendo concludere il proprio mandato nella Giunta Fontana.
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