Il Consiglio del Bacino Venezia Ambiente modifica i costi: "Giustificare ai cittadini un aumento di spesa non è mai semplice. Siamo in un momento di forte inflazione, quindi anche il costo del servizio rifiuti ne risente"
Rifiuti
Sono stati definiti per l’anno in corso dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente gli adeguamenti dei costi del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani per i 44 Comuni della Citta Metropolitana di Venezia e Mogliano Veneto. I piani economico finanziari dei 45 Comuni di riferimento sono soggetti al metodo di calcolo dell’autorità nazionale ARERA, che prevede un equilibrio fra entrate e uscite. La lotta all’evasione diventa così lo strumento principale per contenere gli adeguamenti delle tariffe da parte dei Comuni. L’Ente aveva già validato nell’assemblea del 14 aprile 2022 i piani economico finanziari (PEF) per gli esercizi 2022, 2023, 2024 e 2025. La rimodulazione dei costi per il 2023, che ha seguito la metodologia introdotta da ARERA, sarà contenuta, analogamente al 2022, entro il tetto massimo del 6,6% che corrisponde ad una media complessiva per il bacino del 3,5%. "Si tratta di uno sforzo che siamo riusciti a fare – aggiunge il Presidente Claudio Grosso - perché come “macro” azienda assieme ai gestori abbiamo assorbito meglio l’impatto dell’inflazione, che oggi è sopra al 10% a livello nazionale. Infatti i nostri gestori non hanno fatto istanza di revisione del PEF". Le entrate tariffarie resteranno invariate per tutto il 2023 e saranno soggette a conguaglio per il biennio il 2024/2025 a partire dal 2024. I comuni, nella determinazione delle proprie tariffe 2023, potrebbero riscontrare delle variazioni ulteriori qualora avessero utilizzato negli anni precedenti fondi Covid e altre risorse disponibili per contenere i costi per i propri cittadini. Lo strumento principale per limitare gli incrementi è la lotta all’evasione ed all’elusione, non potendo attingere alla fiscalità generale per coprire le tariffe del servizio rifiuti. I gestori ASVO e Veritas stanno supportando costantemente in via ordinaria le amministrazioni nel recupero di tributi non riscossi. Veritas nel 2022 ha infatti inviato oltre 13 mila inviti al contradditorio e ha incassato 1,7 milioni di euro nelle attività di recupero e per il 2023 sta avviando una procedura straordinaria di verifica, incrociando con un gestionale dedicato, le banche dati TARI/TARIP con quelle pubbliche, alcune già nella disponibilità del gestore, e altre messe a disposizione delle P.A. (SISTER/TELEMACO/Punti fornitura elettrica/ufficio registro etc.). Da questa attività di analisi di dati verranno individuati gli immobili non correttamente iscritti alla banca dati TARI e per i quali saranno avviate in maniera massiva le procedure di invito al contradditorio per proprietari, locatari e inquilini. Per raggiungere gli obiettivi del Piano regionale dei rifiuti, il Consiglio di Bacino sta lavorando al Regolamento Unico di Bacino per garantire ai cittadini uno schema univoco e condiviso della gestione dei rifiuti urbani omogenea per tutto il territorio di riferimento al fine di efficientare la gestione del servizio e contenerne i costi, oltre a definire gli obblighi e i divieti in capo alle utenze domestiche e non domestiche e le relative sanzioni. "Giustificare ai cittadini un aumento di spesa non è mai semplice - spiega il Presidente dell’Ente e Sindaco di Quarto d’Altino, - Siamo in un momento di forte inflazione, quindi anche il costo del servizio rifiuti ne risente, però con l’introduzione della metodologia Arera per il calcolo delle tariffe l’obiettivo è l’equilibrio economico del servizio, questo permette di migliorarne la sostenibilità sul lungo periodo". Inoltre la lotta all’evasione resta un punto fermo: "I gestori ASVO e Veritas si stanno impegnando in questo senso. Come Venezia Ambiente, abbiamo attivato finanziamenti per la videosorveglianza e messo a punto un sistema sanzionatorio unico di Bacino, in modo da potenziare la lotta agli abbandoni, comportamenti incivili che hanno ripercussioni in termini di impatto ambientale e pesanti ricadute sulle tariffe per tutta la collettività".
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