Sono stati destinati 80 profughi al territorio di Ficarolo (RO), ma la popolazione e il sindaco non l'hanno presa affatto bene. Nei giorni scorsi, infatti, il primo cittadino Fabiano Pigaiani ha indetto non solo un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, al quale ha partecipato anche il prefetto Enrico Caterino, ma ha inoltre inviato una lettera di protesta, rivolta al prefetto, ai carabinieri e ai sindaci. Fronte unito tra maggioranza e cittadini, che non accetteranno un'altra "imposizione dall'alto". In ogni caso, i profughi arriveranno in città a giorni e saranno ospitati saranno ospitati nell’hotel Lory, in via delle Regioni. «E’ una situazione destabilizzante – si legge nella lettera –. Uso questo aggettivo perché non è solo l’imprevedibilità di un evento inatteso a tenerci svegli, è l’incapacità di trovare risposte di fronte a scelte per noi non condivisibili anche se obbligate. Siamo di fronte ad un sistema imposto da un governo non eletto dai cittadini. Un sistema che, definirei scorretto, sbagliato, basato su informazioni confuse. L’interruttore l’ha pigiato qualcuno che non ha messo in moto un aiuto umanitario, anzi. Lo definirei un aiuto monetario che, secondo il mio umile e personale parere, è appannaggio di pochi eletti. Cosa dirò ai miei cittadini?" A schierarsi con Pigaiani anche il primo cittadino di Rovigo, Massimo Bergamin, che nei giorni scorsi ha fatto sentire la sua solidarietà nei confronti di Gorino, usando parole molto forti sui suoi canali social. "Occupiamo noi l'albergo prima che arrivino i clandestini. 10, 100, 1000 Gorino" e ancora "Fermiamo il Partito Democratico, primo responsabile di questa invasione programmata. Non dimentichiamoci di chi oggi ci governa ed è responsabile di questa invasione a discapito dei nostri concittadini che hanno veramente bisogno di aiuto!" A rispondere alla provocazione è stato il parlamentare polesano Diego Crivellari. "Le azioni dimostrative e le gravi affermazioni del sindaco di Rovigo servono sono ad esasperare una situazione difficile e complessa, non sono certo utili per cercare le soluzioni. Usare l’odio al posto del senso di responsabilità - ha detto - e collaborazione tra istituzioni e cittadinanza, è solo strumentalizzazione e propaganda. I problemi legati alle migrazioni e all’accoglienza non si spostano di un millimetro". Il parlamentare del Partito Democratico Diego Crivellari ha poi continuato "I fatti di Goro e Gorino dimostrano che esiste un disagio reale e che oggi diventa fin troppo facile infiammare le proteste che nascono in ambito locale. E’ chiaro che ciò crea disagio ed allarme, ma ora con l'arrivo della nuova legge di stabilità si stanno profilando misure di sostegno destinate proprio ai Comuni, che serviranno a compensare disagi e spese legate alla ospitalità. In ogni caso il compito delle istituzioni è operare e collaborare, non limitarsi a protestare". "A Rovigo, le crociate del sindaco Bergamin non spostano il problema e forse non è nemmeno nei suoi obiettivi risolvere il problema, più comodo e proficuo lasciarlo incancrenire e cavalcare la facile strumentalizzazione e rimanere esposto sui social o sui media" ha concluso "Occorre sono senso di responsabilità e smettere di usare la paura e l’odio per propaganda politica".
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