Scopri tutti gli eventi
Emergenza Idrogeologica. ADRIA 1/4
22.05.2025 - 09:42
Il cuneo salino si forma alla foce dei fiumi, quando l’acqua di mare risale il fiume e occupa il fondo. Questo succede soprattutto quando c’è poca acqua dolce che scende da monte e il livello del mare è alto. Il fenomeno ha assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre più preoccupanti con una progressiva intrusione salina lungo i corsi d’acqua. Da oltre un secolo, la bonifica combatte l'avanzata del sale, ma ora il pericolo è più grave che mai. Il cambiamento climatico, con siccità sempre più lunghe e fiumi in secca, ha aggravato un fenomeno già critico: l’intrusione del cuneo salino. Nel 2022 si sono toccati livelli mai visti, con conseguenze devastanti per l’irrigazione agricola e la disponibilità di acqua potabile, specialmente lungo la costa turistica. Il sale non risale più solo i fiumi principali, ma penetra anche nelle falde sotterranee, mettendo a rischio l’intero sistema idrico del comprensorio. Nei periodi peggiori, il cuneo salino arriva fino a 30 chilometri dalla costa, avvelenando terra e acqua. È un’emergenza silenziosa, ma concreta. La particolare conformazione geografica e idraulica della foce del Po impone sfide complesse e senza precedenti. Di fronte a un territorio fragile e sempre più esposto ai cambiamenti climatici, il Consorzio di Bonifica Delta del Po cerca soluzioni innovative, spesso sperimentali, che vanno ben oltre l’interesse locale. Qui si studiano e si applicano strategie che potrebbero fare scuola in tutto il Paese, perché il problema non è più solo del Delta, ma di un intero sistema a rischio. Le misure adottate per fronteggiare i cambiamenti climatici sono diverse come le barriere antisale che verranno realizzate sull’Adige e sul Po di Pila. “La prima, inserita nel piano del Commissario Straordinario Nazionale all’Emergenza Idrica Nicola dell’Acqua, è già stata finanziata con 42 milioni di euro ed è dunque in procinto di essere realizzata. - spiega il direttore Rodolfo Laurenti - La seconda, sopperirà alle attuali barriere sul Po di Tolle e sul Po della Donzella, sempre meno efficaci nel fronteggiare la spinta del mare.” Il sistema di 14 paratoie per fermare la risalita del cuneo salino e per trattenere l'acqua dolce sorgerà sulla vecchia diga tra Rosolina e Chioggia. Scopo del progetto è quindi quello di realizzare una barriera mobile che tenga separata l’acqua dolce del fiume da quella di mare e, in particolare, di realizzare in questo modo un bacino di accumulo, a scopi irrigui, nel tratto di monte. "Il cambiamento climatico globale sta intensificando sia i periodi di siccità che gli eventi di inondazione. - conclude il direttore - Il 2022 è stato sicuramente un anno complesso, ma per quest'anno non ci aspettiamo condizioni di grave siccità, anche grazie a un mese di febbraio particolarmente piovoso. L'intervento che proponiamo offrirà un sollievo concreto al territorio e al settore agricolo.” Per fermare la risalita del sale servono soluzioni concrete: barriere, paratoie e sistemi per trattenere l’acqua dolce. Questi interventi, uniti a una buona gestione dei fiumi, sono importanti per proteggere l’agricoltura, le falde e l’acqua potabile. Il Delta del Po sta sperimentando nuove tecniche che potrebbero essere utili anche in altre zone d’Italia.
Sara Busato
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516