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Emergenza Idrogeologica. CAMPOSAMPIERESE OVEST 2/3

Camposampierese, 7 milioni di euro contro il dissesto idraulico: il grande cantiere del Consorzio Acque Risorgive

Un piano da 7 milioni di euro contro il rischio idraulico: nuovi interventi e vecchie sfide nella gestione delle acque

Camposampierese, 7 milioni di euro contro il dissesto idraulico: il grande cantiere del Consorzio Acque Risorgive

Nel cuore del Camposampierese, il Consorzio di bonifica Acque Risorgive ha avviato un piano da oltre 7 milioni di euro per ridurre il rischio idraulico in undici Comuni padovani. Un'azione capillare che si affianca alla manutenzione ordinaria della rete idrica, ma che solleva interrogativi sull'efficacia di un modello sempre più sotto pressione per via degli eventi climatici estremi.

“Dal 2018 le piogge intense sono aumentate a dismisura – spiega il presidente Federico Zanchin – sconvolgendo ogni previsione. Dobbiamo adattarci a un clima ormai cambiato”. Gli interventi riguardano scavi d’alveo, consolidamenti di sponde, pulizia canali e riapertura dei percorsi di manutenzione, anche ostacolati dalla presenza di nutrie.

Tra le opere già concluse: il consolidamento del Rio Orcone, l’ammodernamento del sostegno di Torre dei Burri a San Giorgio delle Pertiche, il completamento dell’idrovora “Adriano Sbrissa” ad Arsego, e il ripristino di sponde su Tergola e Muson Vecchio. Completati anche lavori sugli impianti idrovori Terraglione, Moretta e Salvi. Sono invece in corso gli interventi su Agugiaro e Prevedello, mentre si progettano il ripristino del molino Cosma a Loreggia e la ricalibratura degli scoli Riegola e Fossetta a Piombino Dese.

Il Consorzio lavora in sinergia con i Comuni all’aggiornamento dei “Piani delle Acque” e alla progettazione di nuovi invasi. “Stiamo investendo anche nella digitalizzazione – aggiunge il direttore Carlo Bendoricchio – per una gestione più reattiva e flessibile della risorsa acqua”.

Ma il dubbio resta: è sufficiente rincorrere l’emergenza o serve ripensare l’intero sistema delle bonifiche? Nel Camposampierese si continua a domare l’acqua. Ma il conto rischia di arrivare, ancora una volta, salato.

 

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