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Emergenza Idrogeologica. Venezia 1/3

Terraferma veneziana, oltre 50 milioni dal Consorzio Acque Risorgive per la sicurezza idraulica

Tra le attività il taglio della vegetazione lungo canali e argini, il ripristino delle sponde soggette a frane

Allerta Meteo in Veneto: Rischio Idraulico e Idrogeologico in Crescita

Un investimento strategico da oltre 50 milioni di euro per mettere in sicurezza il territorio, migliorare la qualità delle acque e restituire naturalità ai corsi d’acqua: è quanto sta realizzando e progettando il Consorzio di bonifica Acque Risorgive nella terraferma veneziana, con un’attenzione particolare all’area urbana di Mestre.

A fare la parte del leone è la riqualificazione del fiume Marzenego-Osellino. Attualmente sono in corso i lavori del secondo e terzo lotto del progetto, finanziato dalla Regione Veneto per oltre 28 milioni di euro, finalizzato a ridurre l’apporto di nutrienti in Laguna e a risanare le arginature tra via Orlanda e la foce. “È un’opera fondamentale per la sicurezza idraulica e ambientale – sottolinea il presidente del Consorzio, Federico Zanchin – che progettiamo e realizziamo in stretto contatto con Comuni e altri Enti, grazie anche ai Piani delle Acque che ci aiutano a individuare le criticità e pianificare gli interventi”.

Tra le attività ordinarie del Consorzio ci sono il taglio della vegetazione lungo canali e argini, il ripristino delle sponde soggette a frane (accentuate dalla proliferazione delle nutrie), e la riapertura di corsi d’acqua e percorsi manutentivi oggi spesso ostruiti. Ma accanto alla manutenzione, non mancano gli interventi agli impianti idrovori, considerati cruciali per fronteggiare eventi meteo estremi, sempre più frequenti. A Campalto, ad esempio, è stata completata la messa in sicurezza dell’impianto con la realizzazione di una barriera impermeabile e l’adeguamento dell’impianto elettrico.

Non meno importante l’opera di modernizzazione delle infrastrutture irrigue. “In uno scenario climatico sempre più imprevedibile – puntualizza ancora il presidente – stiamo accelerando sull’automazione e sul controllo in tempo reale delle derivazioni e delle portate, dotando i principali manufatti di sistemi intelligenti per una gestione più flessibile della risorsa idrica”.

Tra le opere completate spiccano la modellazione per invaso del Parco Malcontenta, che unisce sicurezza idraulica e fruizione ambientale, e il primo lotto della riqualificazione del Marzenego, con la creazione di un’ampia ansa e il rifacimento del manufatto alle Rotte. In fase di realizzazione, invece, ci sono nuovi canali e collettori a Malcontenta, il potenziamento dell’idrovora locale, il consolidamento delle sponde dell’Osellino, e nuove paratoie a scopo irriguo.

Infine, guardando al futuro, sono in fase progettuale altri interventi chiave: due anse sul fiume Dese all’interno del Bosco di Mestre e il quarto lotto di lavori sul Marzenego-Osellino, per completare un’opera che punta non solo alla sicurezza, ma anche alla rinascita ambientale del territorio.

Riccardo Musacco

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