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Emergenza idrogeologica. Padova Sud 2/3
31.05.2025 - 09:59
La mappa del rischio idraulico a sud di Padova
La massiccia urbanizzazione richiede una rete di scolo più efficiente: completato il primo tratto del nuovo canale anti alluvione Carpanedo Sabbioni servono ora altri 9 milioni per completare l’opera
Di fronte alla concretezza del rischio idraulico nella cintura urbana a sud di Padova, sperimentata in occasione di piogge particolarmente intense, che ormai sembrano essere la norma, la soluzione è investire su nuovi canali anziché spendere molto di più per riparare i danni. Ad ogni ondata di maltempo l'acqua continua a fare paura e anche lo scorso anno sia Maserà che Casalserugo si sono trovate a fare i conti con gli allagamenti e le tracimazioni dei canali e fossati.
Una prima risposta sul fronte della sicurezza è arrivata dal Consorzio di Bonifica Bacchiglione con la costruzione del primo tratto di 1800 metri del nuovo collettore “Carpanedo-Sabbioni”, fra Albignasego e Maserà di Padova, ribattezzato il “canale anti alluvione”. L'opera infatti è in grado di raccogliere l'acqua in eccesso in una zona di circa tremila ettari soggetta ad allagamenti in caso di intense piogge. Una volta concluso, il collettore Carpanedo – Sabbioni sarà lungo 5 chilometri; intanto il Consorzio, dopo aver ottenuto 1,7 milioni dalla Regione per costruire il primo tratto, è in attesa dell'ulteriore finanziamento per completare l'opera, poco più di 9 milioni e 300 mila euro. Nel secondo stralcio, è prevista anche la manutenzione ed ammodernamento di 12 manufatti idraulici. Il canale sarà scavato lungo fossature già esistenti per diminuire l'impatto dell'opera e ci sarà anche un collegamento con lo scolo Mediano, altro corso d'acqua importante per l'intera zona. L'intervento ha una doppia funzione, spiegano i tecnici del Consorzio di Bonifica Bacchiglione: “Ridurre le portate dello scolo Mediano ed evitare così tracimazioni pericolose, ma anche garantire acqua per l'irrigazione delle campagne circostanti”.
“Gli eccezionali eventi meteo che si verificano sempre più di frequente - aggiunge Silvano Bugno, presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione - rendono necessari interventi tempestivi, per la sicurezza idraulica in primis ma anche per contenere i costi di realizzazione: l'aumento dei costi, infatti, con il passare del tempo riduce la possibilità che i progetti vengano finanziati. Il Consorzio Bacchiglione grazie alla sinergia e alla collaborazione che è riuscito a creare con le Amministrazioni comunali e gli altri soggetti che operano nel territorio sta lavorando per ottenere i finanziamenti dimostrando l'importanza di realizzare queste strutture per la sicurezza idraulica del territorio. Siamo fiduciosi verso le Istituzioni, affinché possano sbloccare i fondi e finanziare i molti progetti pronti per essere cantierati. Nel frattempo, il Consorzio Bacchiglione sta cercando soluzioni alternative in quanto è necessario dare una risposta ai cittadini e ai territori nell'attesa che i progetti prendano il via”.
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