Antonio Cammarata è nato a Catania il 15 luglio 1983 ed è residente a Dolo. Antonio è un geometra libero professionista ed è il presidente e fondatore dell’associazione “Mille Sogni” di Dolo. L’associazione svolge attività di promozione e utilità sociale e, da qualche anno, promuove iniziative ed eventi volti alla raccolta fondi per l’acquisto di attrezzature utili ai ragazzi con disabilità nel territorio. “Da qualche tempo avevo l’idea di lavorare con i disabili perché avevo capito che era una cosa di cui c’era bisogno. Poi, cinque anni fa, ho cercato altre persone che sposassero la causa e le ho coinvolte nel progetto. Questo impegno è, a tutti gli effetti, un secondo lavoro non retribuito, ma di cui vado fi ero. Portare a termine un progetto di solidarietà non ha prezzo e lo farò sempre con entusiasmo, gioia e gratuitamente come ho fatto finora”. Quante persone partecipano all’associazione? “Siamo quindici volontari operativi, tutti di Dolo”. Riconoscimenti? “Abbiamo avuto numerosi riconoscimenti da parte di associazioni importanti quali la Pro Loco, e tantissimi patrocini da parte di enti, comune, provincia e regione. Premi veri e propri non ne abbiamo ricevuti, ma per noi la cosa che conta di più è il sorriso che ci regala un ragazzo disabile quando riconosce il nostro aiuto”. Per quanto riguarda il Ceod di Dolo cosa è cambiato dopo il tornado? “Adesso più che mai hanno bisogno del nostro aiuto. Dopo tre anni di iniziative avevamo acquistato il pulmino che permetteva ai quindici ragazzi del centro di interagire con la cittadinanza che li circondava. Il centro si trova in località Cesare Musatti, una zona che è stata attraversata dal tornado, la struttura e il pulmino sono stati danneggiati. Ma questo non ci ha abbattuti e abbiamo allacciato rapporti con altre associazioni del territorio quali i “Volontari del Cuore” e “Gli Amici di Salzano” che ci stanno aiutando moltissimo. I ragazzi del Ceod non hanno perso solo il pulmino, e dunque la possibilità di muoversi liberamente come facciamo noi normodotati, ma anche altro materiale che si trovava all’interno della struttura e che provvederemo a riacquistare grazie alle prossime donazioni e iniziative. Ne abbiamo già organizzate due di importanti: il 27 settembre alla Casa a Colori di Dolo con la Festa della Famiglia e il 5 dicembre al Cinema Italia a Dolo con lo spettacolo di Natale”. Cosa pensate delle collaborazioni? “Per raggiungere gli obiettivi abbiamo collaborato con quasi tutte le associazioni presenti nel territorio dolese perché solo facendo rete si possono ottenere le cose. Credo fortissimamente nella collaborazione e siamo disponibili a qualunque iniziativa possa avere un riscontro positivo sul sociale. Annoveriamo anche collaborazioni con associazioni nazionali tipo Ail e Anlaids”. Delusioni? “Ci sono alti e bassi, questo vale per tutte le iniziative e per tutte le associazioni. Bisogna guardare avanti e porsi continui obiettivi concreti da raggiungere. Io ragiono così, sono di poche parole”. Soddisfazioni? “Di recente, dopo il tornado, i ragazzi del Ceod di Dolo sono stati spostati in altre strutture, ma per questioni di spazio non tutti assieme. Quando sono andato nel centro di Salzano, ho incontrato uno di questi ragazzi che appena mi ha visto, mi ha accolto con una gioia grandissima. Mi sono commosso dall’affetto che mi ha dimostrato e ho capito la sua condizione lontano dalla struttura usuale e da tutti i suoi amici”. Progetti? “C’era l’intenzione di attuare un progetto che coinvolgesse le scuole elementari e medie del territorio, ma dopo il tornado sono cambiate le priorità. Quindi per adesso ritorniamo a occuparci del Ceod e, tra qualche mese, quando le cose saranno più tranquille, riprenderemo in mano il progetto”. Se dovesse fare un appello quale sarebbe? “Fare volontariato dà tante gioie, bisogna provare per credere. Personalmente lo faccio da cinque anni e, ogni anno, mi rendo conto di quanto sono accresciuto. Si deve dare, ma poi si riceve anche tanto”. Roberta Pasqualetto
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