Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Calzaturifici in Riviera del Brenta boom di aziende cinesi

calzaturifici riviera del brenta
calzaturifici riviera del brentaIl dragone cinese possiede più del 40% delle attività in Riviera del Brenta. La notizia si riferisce al settore del calzaturificio e a diffonderla è la CNA Veneto, che definisce la Riviera una "piccola Prato": in sei anni si registra il -12% di imprese nel calzaturiero a titolarità italiana, mentre quelle a titolarità cinese schizzano al 40% meno. «Si tratta di una vera sostituzione» spiega Matteo Ribon della Cna al Corriere del Veneto. Secondo Acrib, l’associazione dei calzaturieri, due su tre calzaturifici sono cinesi. Ma il problema non è tanto l'estensione della produzione cinese in Italia, quanto garantire che i comparti interni, anche quelli a titolarità cinese, possano proseguire la lunga tradizione all'insegna del Made in Italy. Siro Badon della De Robert e presidente Acrib spiega che sono molti i dipendenti italiani inviati dalle aziende presso i laboratori cinesi con cui collaborano. In questo modo, i controlli sono più capillari e gli standard delle aziende vengono applicati in maniera più scrupolosa. Si tratta dunque di pura strategia economica, secondo Gubitta: "La griffe, per analogia, si dovrebbe far carico del problema scongiurando il rischio di ritrovarsi, poco a poco, senza quei tasselli che sono alla base del proprio business". Gli artigiani però temono una scomparsa di parti della filiera della calzatura: «ciò che i calzaturifici non capiscono – commenta Ribon – è che faranno la stessa fine dei tomaifici».
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione