L’affondo delle opposizioni dopo il consiglio comunale di Mira di metà marzo
Al termine del consiglio comunale di metà marzo a Mira è stata esposta all’assemblea consigliare la presentazione del Bilancio di previsione triennale 2023-2025, che verrà trattato, insieme al Dup (Documento Unico di programmazione dell’ente ancora da approvare) in prossime commissioni consigliari. Sulla questione arriva la posizione critica delle opposizioni. “ Tempo fa l’amministrazione- spiegano i consiglieri comunali di Gente di Mira, Lega, Fratelli d’Italia Gruppo Misto (Andrea Martellato) e Coraggio Italia- sollecitata aveva risposto che si era trovata, come avvenuto per altri Comuni, nell’impossibilità di approvare il bilancio 2023, a causa di aumento di costi di energia e servizi e altro e dal 1° gennaio 2023 è scattata la gestione in dodicesimi che ha limitato di conseguenza, per i primi 3 mesi dell’anno, la gestione comunale. Non si nega che ci siano alcune difficoltà relative agli aumenti precitati e che sia stato differito al 31 marzo 2023 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2023/2025 degli enti locali, differimento concesso a seguito della richiesta dell'Associazione nazionale comuni italiani(Anci) e dell'Unione province d'Italia (Upi), ma la mancata approvazione potrebbe essere avvenuta anche a causa di difficoltà legate alla ricerca di un equilibrio all’interno della maggioranza stessa e rimane vivo il timore e a breve lo scopriremo, che potrebbero venire aumentate le tasse ai cittadini miresi per far quadrare i conti”. Ma non solo. “Nel Consiglio comunale di metà marzo tra le proposte di deliberazioni presentate – continuano le opposizioni - è stata trattata quella di aggiornamento de gli oneri di urbanizzazione primari e secondari che sono stati aumentati del 40%, sulla base del ragionamento che era dal 2009 che tali oneri non venivano aggiornati: questa proposta è stata bocciata dall’opposizione unita perchè è stato fatto presente che l’incremento applicato non è stato fatto gradatamente nel corso degli anni, se proprio si doveva fare, probabilmente per mancanza di programmazione dell’ente e perché avrà un impatto pesante sui costi che famiglie e imprese dovranno sostenere per la costruzione o la ristrutturazione degli edifici”. Inoltre, sempre per restare sul tema di aumenti di oneri, la giunta comunale, con proprio provvedimento del 21 febbraio 2023, ha aggiornato anche gli importi dei diritti di segreteria per pratiche e per l’accesso agli atti per aggiornamento del costo di costruzione, che già nel 2021 erano stati aggiornati”. Precise le conclusioni. “Tutto ciò determina - concludono le opposizioni - di fatto, un maggiore onere per privati che intendano costruirsi o ristrutturare una casa o per le imprese che costruiscono o riqualificano ristrutturando. L’amministrazione quest’anno è partita con una marcia in meno rispetto agli anni precedenti in un momento in cui c’è invece bisogno di maggiore fermezza nelle scelte e nella possibilità di spendere i soldi che ci sono e applicando aumenti delle tasse per far quadrare i conti”. Alessandro Abbadir
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