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Mira revocherà la cittadinanza a Benito Mussolini

comune di mira

La maggioranza e il sindaco di Mira annunciano l’approvazione di un atto simbolico. Per le opposizioni di centrodestra i problemi di cui si dovrebbe occupare l’amministrazione sono ben altri

I gruppi consiliari di maggioranza hanno presentato nelle scorse settimane un ordine del giorno, a prima firma del consigliere capogruppo Dario Frezza (Lista Dori,) per revocare la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini il 18 maggio 1924 dall'allora consiglio comunale di Mira. L'ordine del giorno presentato mette l'accento sui fatti storici, ricordando anche che l'attuale sede istituzionale del municipio è sita in Piazza IX Martiri, in memoria proprio dei 9 partigiani miresi che persero la vita lottando per la liberazione del paese dal nazifascismo. Inoltre, il documento presentato ricorda come nel 2019 l'assemblea mirese conferì la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, che ha vissuto in prima persona le persecuzioni causate dalle leggi razziali introdotte in Italia proprio da Mussolini. Motivo in più per decidere, per la maggioranza, sulla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. Il sindaco Marco Dori sottolinea la necessità di questa scelta che nei giorni successivi è stata applaudita dalle associazioni, in particolar modo dall’Anpi. “Negli archivi comunali - spiega il sindaco Marco Dori - è stata trovata copia degli atti di quegli anni, relativi alla cittadinanza. Alla luce di questo ritrovamento non possiamo che agire di conseguenza, anche per una evidente incompatibilità con il riconoscimento dato a Liliana Segre, perseguitata a causa delle leggi razziali introdotte da Mussolini, o la nostra Adele Zara”. Se da un lato la decisione del sindaco è stata condivisa da tutte le forze di maggioranza, qualche dubbio serpeggia fra quelle di opposizione di centrodestra. Ad andare all’attacco sono Lega e Fratelli d’ Italia. “Sinceramente - dice Denis Gennari segretario della Lega - Liga Veneta di Mira - discutere la cittadinanza a Benito Mussolini, con tutti i problemi che hanno i cittadini è fuorviante. Abbiamo ben altri problemi urgenti: il Pat votato dopo decenni è ancora un contenitore vuoto, il palazzetto dello sport perso nelle commissioni, problemi di viabilità e di sicurezza ed in tutto questo la priorità di questa amministrazione sembra essere la cittadinanza a Benito Mussolini. Probabilmente la giunta Dori è talmente debole che solo così si può ricompattare”. “Come Fratelli d'Italia in qualità di capogruppo - dice il consigliere Antonio Mendolia - mi chiedo se questa amministrazione e la maggioranza che la tiene a galla non provino un senso di mortificazione a proporre una questione come questa che rappresenta solamente la memoria storica italiana. Che pensino invece, se ne sono capaci, a risolvere i problemi che affliggono Mira da decenni invece di alimentare inutili polemiche. Che riparino le strade dissestate, che sistemino l'illuminazione pubblica, che procurino case per i cittadini, che facciano qualcosa per risollevare questo comune ridotto dalla sinistra a fanalino di coda di tutti i paesi della Riviera del Brenta”. Alessandro Abbadir
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