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Mira, il consiglio comunale approva il “testamento biologico”

testamento-biologico-600x428
testamento-biologico-600x428Via libera al registro Dat, Dichiarazione Anticipate di Trattamento, cioè di fatto quello che comunemente viene chiamato il “testamento biologico contro l’accanimento terapeutico”. In consiglio comunale a novembre è stata approvata la mozione che richiede l’istituzione del registro comunale che permetterà ai cittadini di esprimere anticipatamente la propria volontà rispetto ai trattamenti medici e sanitari ai quali desiderano essere o meno sottoposti, nel caso in cui un giorno non fossero più in grado di esprimere le proprie volontà. Ognuno, dunque, se lo desidera potrà manifestare le proprie volontà relative al periodo di fine vita. Nelle dichiarazioni anticipate di trattamento, sono esprimibili tutte le disposizioni relative al fine vita dei trattamenti sanitari e di cura, inclusa la nutrizione artificiale e le eventuali disposizioni relative alla donazione di organi e tessuti. In tale dichiarazione la persona nomina un “fiduciario” chiamato a dare esecuzione delle sue volontà. Per la donazione degli organi cittadine e cittadini miresi, possono già da ora manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione al momento del rilascio della carta d’identità, e la stessa dichiarazione viene trasmessa dall’Ufficio Anagrafe Comunale al Sistema Informativo Trapianti (la banca dati nazionale informatizzata del Ministero della Salute) poiché il Comune di Mira ha aderito al progetto nazionale “Una scelta in Comune”. Il tema è approdato in Consiglio con una mozione della consigliera M5S Elisa Boscaro, che evidenzia: “La mia preghiera durante la discussione in Consiglio era di lasciar da parte il sentire religioso di noi consiglieri chiamati a votare, e pensare invece alla libertà che avremmo dato ad ogni cittadino nell’esercitare un proprio diritto secondo le credenze di ognuno. Il tema è molto sentito dai cittadini, mi è stato chiesto di presentare questa mozione dagli attivisti del nostro gruppo, Movimento 5 Stelle”. “Manca una legge nazionale che disciplina completamente questa delicata materia, ma noi con questo registro vogliamo dare un messaggio importante e aprire una strada - ha detto l’assessore al Sociale Francesca Spolaor. Questa è una scelta di profondo rispetto per la persona”   Di Alessandro Abbadir
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