Stop ai migranti nel Comune di Mira, aderendo al progetto di accoglienza Sprar. Sembra una contraddizione, ma l’amministrazione spiega che non è così, anzi. Il sindaco Alvise Maniero, ha comunicato infatti nelle scorse settimane con una nota, inviata a Prefettura di Venezia e al Ministero dell’Interno, l’adesione dell’ente locale al progetto nazionale “Sprar” per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. “Aderendo a questo progetto – dice Maniero- – Mira sarà esente da ulteriori arrivi di migranti, poiché siamo già ben oltre la quota prevista. Senza questa adesione, invece, avremmo potuto vederne giungere altri. Mira è tra i primi Comuni della provincia per densità di ospiti rapportata alla popolazione. Accogliamo più del doppio dei migranti che erano inizialmente previsti. Oggi la quota prevista dal Ministero è di 2,5 ogni mille abitanti, noi siamo a 3,8. Le nostre strutture sono sature: siamo favorevoli alla buona accoglienza, ma non ci sono i presupposti per accoglierne di più. Quasi la metà dei Comuni della nostra provincia ne ospitano zero”. Con questo sistema solo 9 Comuni su 44 sono in regola. Quasi la metà (21), non ha preso in carico nemmeno un migrante. I Comuni virtuosi sono Chioggia, Cona, Dolo, Fiesso d’Artico, Jesolo, Mira, Mirano, Portogruaro e San Michele al Tagliamento. Tra chi non ha ancora raggiunto la soglia, c’è chi è quasi a posto (Venezia, San Donà, Fossalta di Piave e Fossalta di Portogruaro, Santa Maria di Sala), e chi invece è lontanissimo. E non è una questione di colore politico. In cima alla lista dei nonaccoglienti ci sono due Comuni del miranese, uno governato da un’amministrazione di centrodestra (Scorzé) e uno invece più a sinistra (Noale). In Riviera del Brenta ne dovevano arrivare in estate a Premaore di Camponogara, ma l’inidoneità della struttura ha fatto si che l’arrivo fosse deviato altrove. Se ne attendono 7 da metà marzo anche a Bojon di Campolongo, ma finora non ne è arrivato alcuno per la netta contrarietà del Comune. A Mira i profughi ospitati sono 147 e sono gestiti dalla cooperativa Olivotti in via Nazionale, dal centro San Raffaele-Caritas in via Riscossa, dall’ostello comunale di Giare, e in due alberghi a Malcontenta in via Malcanton. Ma non solo, a maggio 2016 il Comune di Mira ha aderito al protocollo stilato dalla Prefettura di Venezia per far svolgere ai migranti lavori volontari e socialmente utili, avviando subito una preziosa attività di pulizia nei parchi. Alessandro Abbadir
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