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Sanità
30.01.2025 - 09:22
E' cresciuta leggermente da gennaio la retta per gli ospiti della Residenza Riviera del Brenta. Adesso un ospite che usufruisca di impegnativa Ulss (che partecipa alla spesa) paga circa 1950 euro al mese e un anziano che frequenta il centro diurno la retta è di 550 euro al mese. Da tener conto che per i residenti, nella quota mensile di 1950 euro, sono compresi il servizio di lavanderia e parrucchiere/barbiere. Il presidente Massimo Pavan analizza gli obiettivi. “Nel corso del 2025 la Residenza dovrà approfondire e definire, d’intesa con l’amministrazione comunale con la quale l’interlocuzione è stata sinora continua e proficua, un percorso procedimentale che consenta di rendere possibile la costruzione di una nuova e più moderna struttura, condizione necessaria per garantire nel medio–lungo periodo il futuro stesso della RSA che è chiamata ormai ad assicurare all’ospite anziano assistenza sanitaria e non solo socio assistenziale. Nel contempo – ha proseguito Pavan - l’Ipab dovrà affrontare le incognite legate all’aumento dei costi, nell'approvvigionamento di materiali e servizi in parte legati all’elevato tasso di inflazione registrato negli anni scorsi, nonché agli adeguamenti salariali conseguenti al rinnovo del contratto collettivo di lavoro del Comparto. Per poter continuare ad assicurare un buon livello qualitativo dei servizi erogati garantendo il pareggio di bilancio, considerato che le uniche entrate della Residenza sono costituite dalle impegnative regionali e dalle rette degli ospiti, si è così reso necessario un ritocco delle rette, che erano rimaste invariate lo scorso anno. L’aumento, per volontà del Consiglio, - ha concluso il presidente Pavan - è stato contenuto nella misura minima possibile, per garantire il pareggio di bilancio, di 2 euro al giorno per gli ospiti residenti e di 1 euro per gli utenti del Centro Diurno, mantenendo la retta giornaliera in linea con quelle praticate dalle altre strutture presenti nel territorio veneziano”. In merito a ciò, Paolo Lubiato della Cisl Fp di Venezia osserva: “Comprendiamo le decisioni disposte dall'Ipab, che sicuramente sono state prese non a cuor leggero, ma l’attuale consiglio di amministrazione deve combattere con una concorrenza esterna di molti competitor che applicano contratti salariari che la struttura in questione non ha mai messo in discussione. La struttura deve inevitabilmente usare le carte che ha per mantenere l altissima qualità del servizio, non certo aiutata da una non riforma delle ipab da parte dell’attuale amministrazione regionale, mai come ora per sgravare le rette bisognerebbe il passaggio delle figure socio sanitarie assistenziali al sistema sanitario.”
Lino Perini
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