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Focus Povertà. Riviera del Brenta 1/4

Migliaia di persone in difficoltà, raddoppiati gli aiuti economici in 3 anni

Dal Comune emergono dati preoccupanti

Migliaia di persone in difficoltà, raddoppiati gli aiuti economici in 3 anni

Il Municipio di Dolo

Con “La Piazza” dentro la notizia

Dalle edizioni locali de "La Piazza" al sito internet alla radio Veneto24: "Dentro la Notizia" sarà presente su tutte le nostre piattaforme

Dolo, da sempre centro territoriale di offerta di servizi alla persona, rappresenta un osservatorio sociale significativo per la Riviera del Brenta, anche in tema di povertà. Una povertà silenziosa, in aumento e sempre più differenziata, che viene dichiarata tardivamente per vergogna e disperazione. A fare il punto della situazione sono il sindaco del paese Gianluigi Naletto e l’assessore alle politiche sociali Chiara Iuliano. “Non sono soltanto gli stranieri – dicono - ma anche numerosi concittadini residenti nel nostro Comune. Sono storie di privazione che arrivano in molti casi dopo crisi famigliari, di lavoro, di fallimento genitoriale: un insieme che conduce al disagio e all’isolamento sociale”. Ma andiamo subito ai dati. Dal 2020 al 2023 (ultimi dati elaborati) i colloqui nell’ambito della povertà e dell’emarginazione sociale nel Comune di Dolo sono stati 4.378, con aiuti economici che sono passati da 622.561 euro a 1.060.047 euro raggiungendo il picco massimo di 1.292.139 euro nel periodo pandemico. I problemi legati all’abitazione rappresentano la maggiore delle cause di questo disagio: sono oltre 60 i richiedenti casa in lista d’attesa a Dolo, verso i quali insieme ad Ater, l’amministrazione comunale ha messo in atto un modello economico virtuoso di anticipazione di risorse per la sistemazione di abitazioni altrimenti chiuse per lavori da realizzare. “Fa pensare - sottolinea il sindaco - come a livello nazionale, vi siano ancora nel terzo millennio quasi sei milioni di persone in uno stato di povertà assoluta, che nel nostro territorio si traducono in circa un decimo della popolazione con lavori poveri e ad intermittenza, salari bassi e contratti atipici che impediscono una vita dignitosa”. A farne le spese purtroppo anche a Dolo sono sempre più i giovani e le famiglie con figli, costretti a chiedere aiuto ai servizi sociali comunali, magari dopo essere passati per i centri di ascolto vicariali e parrocchiali della Caritas o di altre realtà associative territoriali come la San Vincenzo De Paoli. Il volto di chi chiede aiuto nel territorio dolese è spesso femminile, di chi cioè si fa carico dei problemi della famiglia, soprattutto nella richiesta di beni materiali di prima necessità o di aiuti per pagare le bollette delle utenze domestiche. Oltre a famiglie con figli minori, sono in aumento le persone povere con più di 65 anni, pensionati monoreddito, che non hanno più risorse sufficienti per far fronte alle spese crescenti del vivere quotidiano. A complicare la situazione, si stima un incremento del 20% del caro vita negli ultimi quattro anni, ciò secondo una rielaborazione dei dati rilevati dall’osservatorio prezzi del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy. “Frutta, verdura, carne, pesce, olio extravergine di oliva, riso, pane, burro, latte, farina, prodotti vegetali surgelati - concludono Naletto e Iuliano - sono solo alcune voci dove si registrano aumenti a due cifre”.

Alessandro Abbadir

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