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Mira. "Nuovo tracciato della Romea? Prima gli interventi per la sicurezza di quella attuale”

Dopo le tragedie delle scorse settimane sulla statale 309 si riaccende il dibattito

Veneziano, controesodo: weekend di intenso traffico verso mare e montagna

Il sindaco di Mira Marco Dori interviene a difesa dell’area della Riviera del Brenta

Nuovo tracciato della Romea? Non se ne parla nemmeno se prima non saranno fatti gli interventi per l’attuale messa in sicurezza della sede stradale che c’è ora”. Il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta Marco Dori stronca sul nascere la possibilità che si discuta di nuovi tracciati e territori se prima non saranno realizzati realmente gli interventi promessi.

La questione di un nuovo tracciato della Romea è salito di nuovo all’evidenza in queste settimane dopo che si sono verificati a causa di due incidenti, 4 morti nel giro di pochi giorni, nel tratto fra Lova di Campagna Lupia e Rosara di Codevigo. Ma incidenti mortali si erano verificati nei mesi scorsi anche a Mira e Chioggia.

I sindaci della Riviera del Brenta si attendono nello specifico: nuove rotonde davanti l’area commerciale Lando a Dogaletto di Mira e a Giare e poi a Lughetto (l’opera è attesa a breve e sarà la prima ad essere realizzata secondo gli intenti dell’ Anas) e poi quelle a Lugo, e Lova, in quest’ultimi casi sempre nel Comune di Campagna Lupia.

Contrari anche solo alla discussione di un nuovo tracciato della Romea è stato in questi mesi il Comitato Opzione Zero capeggiato da Mattia Donadel. Opzione zero ha proposto in più di una occasione di deviare il traffico pesante di attraversamento sulla ss 309 sull’autostrada Padova – Bologna. In questo modo si toglierebbero dalla strada migliaia di camion che rischiano di provocare terribili tragedie.

“Qui - sottolinea il sindaco Marco Dori - si parla di bretelle, tracciati e opere futuribili. Si facciano invece le opere già programmate e finanziate per rendere sicuro l’attuale tracciato. Le attendiamo da decenni. Poi cominceremo a parlare del resto, cioè del nuovo tracciato della Romea”.

Insomma un preciso altolà a chi, si fa capire in Riviera del Brenta, neanche tanto velatamente potrebbe sull’onda delle terribili tragedie accadute rilanciare sotto altre spoglie un’opera che potrebbe assomigliare alla Romea Commerciale progettualità che invece era stata bocciata negli anni scorsi dallo Stato. Il tema resta insomma aperto. Da un lato si rende necessaria la costruzione di una nuova opera che sgravi quella attuale dal traffico pesante. Dall’altro invece c’è la necessità dell’assoluta messa in sicurezza dell’attuale tracciato che produce continue tragedie a causa di sorpassi azzardati ed invasioni di corsia.

Oltre alle tragedie ogni incidente, spesso anche non grande, produce costantemente ritardi alle persone che si devono recare al lavoro che prendono gli autobus di linea provenienti da Chioggia o da Mestre. Ma non mancano anche problemi alle viabilità dei Comuni della zona che sono costantemente invasi da traffico dirottato sulla viabilità interna a causa degli ingorghi che si generano.

Alessandro Abbadir


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