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Dolo protegge il territorio: interventi idraulici all'avanguardia e soluzioni sostenibili per un comune più sicuro

Collaborazione pubblico-privato e innovazioni idrauliche garantiscono la sicurezza idrica a Dolo, prevenendo criticità anche durante le copiose precipitazioni

dolo - bacino idrico ad Arino

Interventi idraulici significativi hanno consentito negli ultimi tempi di evitare qualsiasi criticità al territorio dolese nonostante le copiose precipitazioni che sono cadute nei mesi scorsi e che in altre zone della provincia hanno causato, invece, dei gravi problemi. Merito del buon equilibrio idraulico migliorato grazie al completamento di interventi significativi che l’Amministrazione comunale ha contribuito a realizzare, in collaborazione con i Consorzi di Bonifica, la Regione Veneto e alcuni soggetti privati. In primis è stato eseguito il potenziamento e la costante manutenzione delle elettropompe nel canale pensile Serraglio e la periodica sistemazione dello scolo Comunetto nelle vicinanze delle scuole secondarie di secondo grado, interventi fondamentali per la messa in sicurezza di una importante parte del paese. Soddisfatto il sindaco Gianluigi Naletto che anticipa altri interventi per garantire la sicurezza del territorio.

“Dolo si conferma comune pioniere di un modello pubblico-privato nella prevenzione e gestione del rischio idraulico - evidenzia il sindaco -. In stretta sinergia con Veritas, l’azione manutentiva verrà ora intensificata anche in alcuni particolari aree del centro e del sud del paese, che necessitano di un adeguamento infrastrutturale delle acque bianche e soprattutto nere. E si registrano già i positivi e vasti effetti di un importante nuova opera idraulica di mitigazione d’iniziativa privata nella frazione di Arino, che coinvolge oltre 130.000 mila metri quadrati di terreno. Un intervento di laminazione, capace di contenere oltre 100.000 mila metri cubi, pari a 100 milioni di litri d’acqua. Si tratta di una infrastruttura naturale in fase di approvazione dall’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali”.

Il bacino si trova accanto al cavalcavia sovrastante la linea ferroviaria che da Arino porta a Pianiga, a ridosso dell'ex area di Veneto City. Naletto, riferisce anche di un’altra opera in divenire. “Oltre a quella di Arino ci sarà anche l’estensione di un’area umida già presente nel sedime dell’ex idrovia Padova-Venezia, al confine con Camponogara. Si tratta di un invaso di altri nuovi 100.000 mila metri cubi, su un’area di circa 10 ettari. Un intervento a cui sta lavorando il Consorzio di bonifica Bacchiglione e finanziato dalla Regione Veneto per circa 3,8 milioni di euro. L’opera rappresenta uno tra i più importanti parchi d’acqua e della biodiversità veneti, dove sarà raccolta l’acqua piovana urbana quando piove per poi metterla a disposizione dei fondi agricoli nei periodi di siccità”.

Lino Perini

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