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Calzaturiero in crisi, appello al Governo

Le richieste della Filctem Cgil per salvare il distretto della Riviera del Brenta

Calzaturiero in crisi, appello al Governo

E’ crisi profonda in questi mesi per il settore della moda del tessile e della calzatura e dal sindacato Filctem Cgil arriva un appello netto al Governo: servono aiuti importanti o chiuderanno nel giro di qualche mese decine e decine di calzaturifici della Riviera del Brenta. Le tensioni geopolitiche nelle aree chiave del mercato, soprattutto in Russia, Asia e Medio Oriente, hanno bloccato importanti flussi commerciali, senza che la domanda europea o extra-Ue riuscisse a compensare la flessione.

“Il settore tessile, abbigliamento e calzaturiero - spiega per Filctem Cgil il segretario Metropolitano di Venezia Michele Pettenò - sta affrontando una crisi profonda. Ciò ha portato molte imprese locali a ricorrere agli ammortizzatori sociali per evitare licenziamenti e chiusure, ma le risorse disponibili restano limitate e la prospettiva di una ripresa appare ancora incerta.” Nei primi sei mesi del 2024 le esportazioni sono diminuite del 5,3%, la produzione ha registrato un calo del 10,8% tra gennaio e luglio.

Il distretto della calzatura della Riviera del Brenta conta 500 aziende per un fatturato di quasi 2 miliardi di euro. “Per far fronte a questa situazione il Governo - spiega Pettenò - ha concesso otto settimane aggiuntive di cassa integrazione in deroga alle micro e piccole imprese con meno di 15 dipendenti, una misura utile, che che non basta”.

La Riviera del Brenta sta registrando un calo significativo degli ordini, con molte imprese costrette a ridurre la produzione e a ricorrere alla cassa integrazione. La crisi ha colpito anche il comparto della pelletteria. “Nel distretto calzaturiero della Riviera - dice Pettenò - diverse aziende hanno chiuso negli ultimi anni a causa della crisi economica.” Secondo le stime, la crisi potrebbe mettere a rischio fino a 4.000 posti di lavoro nei prossimi mesi, con un impatto significativo sulla filiera della scarpa. “Sono necessarie - conclude Pettenò - misure come la sospensione dei versamenti tributari per le attività in crisi e l’introduzione di una moratoria sul rientro dei prestiti garantiti. Diventa fondamentale il rafforzamento degli incentivi previsti da Impresa 4.0, con procedure semplificate per l’accesso ai finanziamenti, così come un maggiore sostegno alla partecipazione alle fiere internazionali.”

Alessandro Abbadir

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